” Ovunque voi sarete e con lo sguardo ci cercherete….. sempre dalla vostra parte e al vostro fianco ci troverete “
Nella stagione 2020-2021 quando sulla panchina del Foggia era tornato Zdenèk Zeman e con lui Peppino Pavone, due dei protagonisti assoluti con Pasquale Casillo e Franco Altamura del fenomeno calcistico di Zemanlandia, alla guida della societa’ rossonera arrivò un personaggio “atipico” che proveniva da una società di dilettanti e che avrebbe dovuto gestire la società di una piazza ultracentenaria, storica e blasonata come quella di Foggia.
Tutto sembrava andare per il meglio, nella prima parte della stagione, poi cominciarono le forti ingerenze “gratuite” da parte del nuovo proprietario del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico, all’interno dell’area tecnica e dello spogliatoio rossonero.
Ricordate la fascia di capitano tolta ad Alessio Curcio per un rigore sbagliato contro la Fidelis Andria in coppa Italia?
Ricordate l’esonero immotivato di Peppino Pavone dopo la sconfitta casalinga conto il Latina e la presa di posizione dei tifosi, del Boemo e del suo staff tecnico?
Nonostante queste intromissioni inopportune e fuori da ogni logica calcistica da parte del maggiore azionista rossonero, molti calciatori anche di serie superiori con il loro procuratori facevano carte false per venire a giocare nel Foggia ed indossare la gloriosa maglia rossonera solo per la presenza di Zeman e Pavone.
Oggi invece, dopo quattro anni di questa gestione che sembra più una “armata brancaleone” allo sbando che una società professionistica abbiamo avuto la conferma di come le cose siano cambiate in maniera esponenziale e in peggio. Lo diciamo con forte rammarico e molta vergogna, abbiano capito a nostre spese come sia scaduto di livello la credibilita’ del Calcio Foggia 1920 da quando e’ partita l’era della Canonico Family. Siamo arrivati al punto che un calciatore di 34 anni, Marcel Buchel, ha RIFIUTATO l’offerta di venire a giocare nel Foggia.
Riflettete attentamente su questa situazione inverosimile ma reale, noi lo abbiamo fatto abbondantemente. Vi sembra normale una cosa del genere? Attenzione non stiamo parlando di un calciatore “top player” di serie A ma solo di un semplice calciatore di serie C, che farà 34 anni a marzo, che e’ alla fine della sua carriera, e che rifiuta una piazza appetibile come quella di Foggia. Come si può spiegare tutto questo? Ve lo diciamo noi che non ci siamo mai nascosti nel dire le cose che pensiamo anche se e’ facile da intuire.
In queste quattro stagioni della gestione societaria di Nicola Canonico e di suo figlio Emanuele, oltre alle tante promesse e i proclami sempre disattesi, ai quattro “fallimenti sportivi”, alla mancata programmazione, ad una seria progettazione e senza un minimo di organizzazione, il Calcio Foggia 1920 e’ precipitato, nella scala dei valori delle squadre professionistiche, talmente in basso da NON avere più quella credibilita’ e quel rispetto sportivo che con fatica e sudore si era saputo conquistare negli anni , con la professionalita’ e il valore di Presidenti, allenatori, calciatori e dirigenti di un certo calibro che si erano succeduti al vertice societario e nelle vaie aree di competenza con la conseguenza di ottenere risultati, traguardi e obiettivi sul palcoscenico delle categorie superiori alla serie C.
In questi ultimi quattro anni abbiamo visto transitare nel Calcio Foggia 1920 ben 122 calciatori tra cui molti che non giocherebbero nemmeno in terza categoria,17 allenatori di cui alcuni “falliti calcisticamente”, 6 direttori sportivi di cui solo 3 all’altezza di questo difficile ruolo e una “flotta” di inutili personaggi che chiamarli “dirigenti” offende oltre a tutti i tifosi e noi addetti ai lavori che seguiamo da diversi lustri le gesta della squadra del Foggia, finanche i due “satanelli” stilizzati impressi nel logo della maglia rossonera, due “satanelli” che peraltro non sono nemmeno di proprieta’ dell’attuale societa’ e di questa proprietà ma appartengono ad un privato cittadino tifosissimo del Foggia , Massimo Mozer, che gli comprati e pagati con i suoi soldi in un asta pubblica per poi offrirli in “comodato gratuito” al Calcio Foggia 192.
Pur con tutta la cautela possibile, usando sempre il condizionale, perche’ sappiamo che nel calcio quello che sembra una cosa fatta e definita oggi, potrebbe non essere così domani, esiste però una certa speranza che possa realmente esserci un passaggio di consegne a fine stagione e il popolo rossonero si augura che finalmente possa esserci l’epilogo finale e il passo d’addio di questa proprietà, in modo tale che il Calcio Foggia 1920 ritorni ai fasti di una volta, perche’ a prescindere dagli allenatori, dai calciatori, dai direttori sportivi e dai dirigenti che sono di passaggio, quello che conta in una societa’ di calcio professionistica come il Calcio Foggia 1920 e’ avere all’apice della scala gerarchica del comando, chi la sappia gestire e che soprattutto lo faccia in modo di essere bravo e serio a progettare, programmare e organizzare senza superficialità, dilettantismo, approssimazione e senza lasciare nulla al caso e all’improvvisazione ma con seri punti di riferimento, traguardi da raggiungere e obiettivi da conquistare.
C’è un vecchio detto che dice “morto un Papa, se ne fà sempre un’altro” sperando che sia migliore di chi.lo ha preceduto. Questo e’ quello che oggi e siamo al 16 gennaio 2025, si augurano la maggior parte delle persone di Foggia e tutti quei tifosi che vogliono bene a questa squadra, i quali NON hanno mai visto di buon occhio come e’ stata gestita questa società per quattro anni e come purtroppo abbia perso tutto quello che di buono avevano saputo creare nel tempo alcuni Presidenti con la P maiuscola. Adesso il Foggia ha solo bisogno di ritornare ad essere una società di “primo livello” e una squadra competitiva pronta a giocarsi tutte le sue carte per risalire al più presto di almeno una categoria e anche per rimanerci il più a lungo possibile.
Questa Citta’, questa squadra, la stampa locale e tutti i suoi tifosi sparsi per il mondo, dopo tante arrabbiature, tribolazioni, fallimenti e purtroppo anche una “inconsolabile e immane disgrazia”, desiderano ricevere finalmente una gioia e noi siamo sicuri al 1000% che se la meriterebbero, perchè il FOGGIA e’ sempre il FOGGIA, mentre tutto il resto passa e resta solo il ricordo.