Quella di domenica prossima a Torre del Greco contro la squadra di Mirko Conte per Luciano Zauri e per la squadra rossonera sara’ un’altra partita “spartiacque” verso la conquista di una migliore posizione di classifica. Le due compagini, il Foggia e la Turris, viaggiano a pari punti nel torneo di serie C girone C in corso, anche se la squadra Campana dovra’ recuperare mercoledì 27 novembre la gara contro la Juventus Next Gen.
Sara’ quella di domenica una partita, la prima delle ultime quattro che accompagneranno il Foggia fino al termine del girone d’andata e sara’ per Zauri anche la prima trasferta dopo le due gare casalinghe , sara’ una partita in cui il tecnico abruzzese cerchera’ di continuare la serie positiva che al momento lo ha visto con i rossoneri vincerne una e pareggiarne un’altra, riuscendo anche a mantenere la porta di Perina inviolata, cosa che non succedeva da molto tempo.
Non sara’ certamente una passeggiata di salute perche’ la Turris e’ una squadra ostica con buoni giocatori e con una discreta organizzazione di gioco.
Lo “score” del Foggia invece e tutt’altro che lusinghiero perche’ nelle prime 15 partite di questo campionato i rossoneri ne hanno vinte di partite solo 3, pareggiate 5 e perse 7, segnando 15 reti e subendone 22, occupando al omento il 16° posto in piena zona play out. A conti fatti una media da retrocessione, al contrario dei proclami estivi che dovevano vedere i rossoneri lottare per le posizioni di vertice della classifica come protagonisti, mentre oggi sono solo dei semplici comprimari come accade ormai da tre anni.
Solo l’anno in cui a Foggia c’erano Zeman e Pavone le cose sono andate bene fino al tremine del campionato non senza ingerenze e fastidiosi attacchi all’area tecnica che costrinsero il Boemo e il direttore sportivo a lasciare alla fine di quella stagione. Un’altra eccezione ci fu nella seconda stagione dell’era Canonico, con Fabio Gallo e Delio Rossi che comunque erano arrivati sulla panchina rossonera dopo altri fallimentari scelte della proprieta’ come Boscaglia e Somma e terminate anch’esse con l’abbandono dei due tecnici autori di due “miracoli sportivi”.
Oggi dopo l’interregno di Cudini a sedersi sulla panchina del Foggia c’è Luciano Zauri arrivato insieme a Luca Leone, nel ruolo di direttore sportivo e la speranza di tutto l’ambiente e del popolo rossonero e’ quella di uscire al più presto fuori da queste “sabbie mobili fangose” in cui si e’ andato ad infilare, da sola la squadra del Foggia.
Ma attenzione perche’ anche su questa situazione che si e’ venuta a creare ci sarebbe molto da dire soprattutto sulle scelte della proprieta’ che aveva fatto un progetto “fallito” miseramente dopo 13 giornate con l’alternaza di 2+3 tecnici sulla panchina rossonera , da Brambilla a Capuano passando per Zangla, Catalano e Gentile.
Per non parlare del Ds Domenico Roma, che ha dimostrato in poco più di tre mesi, di non essere all’altezza di lavorare in una piazza ambiziosa d esigente come quella di Foggia, una piazza che dal 2019 aspetta il famoso salto di qualita’ e il nuovo approdo nella serie cadetta.
Non potevamo poi non stendere un velo pietoso sulla squadra costruita in estate. Sono stati acquistati molti giocatori svincolati, arrivati con il ritiro pre campionato quasi terminato o addirittura dopo il termine dello stesso, giocatori che si sono presentati a Foggia in condizioni fisiche precarie perche’ non giocavano quasi mai nelle loro squadre di appartenenza e qualcuno con infortuni pregressi e non smaltiti del tuttto,addirittura tre calciatori che si allenavano a parte come Millico, Carillo e Marzupio i quali venivano da infortuni abbastanza gravi e da operazioni importanti, altri ancora dei quali non sappiamo come giocano e nemmeno conosciamo le lore faccie, uno tra tutti, Ascione.
Insomma un ” paradigma” strambalato con un’accozzaglia con alcune figure inutili oppure alcuni doppioni, che hanno portato la squadra rossonera nella condizione in cui e’ oggi, cioe’ in una posizione di classifica pericolosa perche’ domenica prossima si trovera’ all’imbocco di un’altro bivio, quello di Torre del Greco , un bivio con due sole strade e se il Foggia devesse imboccare la strada sbagliata sarebbero dolori e rimpianti difficili a cui poter porre rimedio.
Ma tutto questo può ancora essere evitato e cambiato? Sicuramente i margini di un’efficace e concreta riuscita ci potrebbero essere. Bastera’ fare degli aggiustamenti tecnici con un’ attenta valutazione a gennaio in sede di mercato di riparazione da parte di Leone, Zauri e soprattutto Nicola Canonico. La cosa migliore sarebbe quella di liberarsi di alcuni calciatori inutili alla causa del Foggia, almeno 5, per far arrivare ad indossare “degnamente” la maglia del Foggia a elementi più validi e più funzionali alle idee di gioco, che sono già ben definite, nella testa del tecnico Marsicano Luciano Zauri che ha gia’ dimostrato di averle ben chiare , guardando attentamente ma molto attentamente, le scelte fatte nelle due partite in cui si e’ seduto fino ad ora sulla panchina rossonera.
Il resto verra’ di conseguenza se le cose andranno fatte con criterio e professionalita’ olttre ad una consolidata competenza in materia calcistica. Adesso nell’area tecnica c’è finalmente chi conosce bene le dinamiche del calcio e sa fare bene il suo ruolo di allenatore e direttore sportivo. Sappiamo, infatti, che e’ gia’ in atto un’azione di valutazione a 360° e presto capiermo anche come vorra’ muoversi la proprieta’ per coprire economicamente per rimettere a posto gli errori fatti in estate dal vecchio Ds, tutto affinche’ il Foggia possa ritovare la strada giusta per tornare in linea, anche se parzialmente, con le aspettative e le ambizioni che merita una societa’ e una squadra del livello dei rossoneri.