Qual’è il vero volto della squadra del Foggia che si nasconde dietro una maschera come quella che abbiamo visto fino ad oggi in questa prima parte della stagione 2024-2025?
Ce lo siamo chiesti piì volte ma non abbiamo trovato una risposta ageguata. Una cosa però al momento e’ certa e incontrovertibile, il progetto portato avanti questa estate da Nicola Canonico, ” il nuovo che avanza “, e’ miseramente fallito.
Erano state scelte due figure completamente nuove che dovevano secondo il programma del maggiore azionista, cambiare il volto di questa squadra radicalmente, Domenico Roma come direttore sportivo e Massimo Brambilla come allenatore.
Il primo doveva costruire e formare un gruppo che potesse diventare il protagonista del campionato, il secondo doveva inculcare una nuova mentalita’ e attuare un gioco innovativo che avrebbe fatto divertire e soprattutto ottenere risultati, c’era anche la speranza che il tecnico di Vimencate riuscisse a fare emergere sul terreno di gioco la tecnica e la bravura dei nuovi calciatori arrivati a Foggia e anche la loro attitudine e capacita’ di lottare per il vertice della classifica.
Purtroppo nel programmare tutto questo non si era tenuta nella giusta considerazione con quali “attori protagonisti” si sarebbe dovuto realizzare questo progetto, infatti tutti o quasi tutti i giocatori arrivati nel Foggia questa estate, portati da Domenico Roma, hanno fallito almeno fino ad ora dimostrandosi non all’altezza di vestire la maglia rossonera e di giocare in una piazza come quella di Foggia. Lo stesso Massimo Brambilla non e’ stato capace di apportare soluzioni tecniche nuove, anzi ha voluto continuare nel proporre uno schema di gioco che mal si adattava alle caratteristiche dei giocatori che gli erano stati messi a disposizione e dopo appena sei giornate il risultato e’ stato il suo esonero. Poi la stessa sorte e’ toccata a Domenico Roma, dopo la 12a partita, con il suo palese fallimento nel ruolo per cui era stato scelto anche e soprattutto perche’ tutto era diventato un enorme “guazzabuglio” tecnico con lo spogliatoio rossonero che era diventato insopportabile e difficile da gestire.
Con l’avvento di Ezio Capuano si pensava che un allenatore di polso come lui potesse far migliorate la situazione ma le cose sono peggiorate ancora di più, al punto che il tecnico di Pescopagano dopo appena un mese, ha pensato bene di abbandonare la barca sparando “pallettoni” contro un gruppo squadra che non ne voleva sapere di rispettare certe regole non scritte che però sono fondamentali nello spogliatoio di una squadra di calcio professionistica. Regole che servono per la buona riuscita di un programma, di un progetto e per il progressivo ottenimento di risultati e obiettivi.
Oggi a quattro partite dalla fine del girone d’andata, tolta la maschera a questa squadra ,e’ venuto fuori il suo vero volto. Allora Nicola Canonico e’ dovuto correre ai ripari stravolgendo ancora una volta il suo progetto iniziale e facendo arrivare due profili con importanti competenze sia tecniche che organizzative.
Luciano Zauri come allenatore e Luca Leone come direttore sportivo. Contemporaneamente sono stati azzerati, dalla societa’ di via Gioberti, tutti i quadri intermedi dell’area tecnica e si e’ ripartiti da zero.
Il tecnico Zauri in due partite, con una vittoria ed un pareggio, sta dando una certa continuita’ ai risultati anche se le prestazioni della squadra non sono stete delle più convincenti e non poteva essere altrimenti dopo due settimane, allo stesso tempo però il tecnico abruzzese con le sue scelte di formazione ha fatto intendere di aver capito perfettamente qual’ era il vero problema che esisteva all’interno di questa squadra, esattamente come lo abbiamo capito da tempo noi.
Luca Leone, invece, siccome sa perfettamente come si fa ad essere un vero direttore sportivo, vista la sua esperienza tra serie A e B, un vero direttore sportivo che il Foggia non aveva dai tempi di Peppino Pavone, si e’ insediato negli spogliatoi rossoneri in pianta stabile e dopo aver messo ordine e dettate alcune regole comportamentali basilari, adesso si sta preparando per una nuova “epurazione” nel mese di gennaio come quella di questa estate quando sono stati sostituiti 14 calciatori della scorsa stagione su una rosa di 24 elementi.
Il mercato di riparazione sapra’ produrre quello che a questa squadra manca? La nostra speranza e’ che la squadra del Foggia ci arrivi con meno danni possibili in classifica, che al momento e’ molto deficitaria per le aspettative del popolo rossonero e in parte abbastanza compromessa.
La raccomandazione primaria che ci sentiamo di fare e di consigliare a Luca Leone che sicuramente non ne ha bisogno, e’ quella di non portare a Foggia NIENTE più calciatori svincolati se non sono qualitativamente forti, NIENTE giocatori che non giocano da molto tempo nelle loro squadre di appartenenza come quelli che sono arrivati in estate, presi da Domenico Roma, nel Foggia e soprattutto NIENTE calciatori con infortuni pregressi che non siano stati superati e che purtroppo non sono stati valutati per quelli che erano dallo staff medico rossonero.
NIENTE di tutto questo ma soltanto la possibilita’ di vedere arrivare tra i rossoneri almeno 5 elementi nuovi, uno per ruolo, che possano integrarsi e far fare con la loro qualita’, professionalita’ e bravura quel salto di qualita’ che si chiede a questa squadra, partita in questo campionato con velleita’ da protagonista e ridotta, ora come ora, a dover uscire da situazioni di classifica, di gioco, di personalta’ individuali e di gruppo molto delicate che camminano sul un filo sottilissimo che potrebbe spezzarsi da un momento all’altro.
Lavoro, lavoro e ancora tanto lavoro, questo si chiede e questa e’ la medicina che in questo momento puo’ far guarire il Foggia da una “problematica” che si e’ fatta pericolosa e insostenibile. E’ il momento di “tirare giù la maschera” e far vedere il vero volto di questa squadra per evitare che questa diventi un’altra stagione “fallimentare” e’ “inutile” come le altre tre stagioni che sono trascorse dall’avvento di questa societa’ che al momento non ha saputo dare alla Citta’ di Foggia e alla Squadra del Foggia i risultati sportivi che tutti si aspettavano ma soprattutto quella vetrina e quel rispetto che merita.

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