Non pensate che sia solo frutto della nostra immaginazione e del nostro pensiero oppure della partita giocata ieri a Latina. Lo dicono i fatti e soprattuttto la classifica del campionato dopo la quarta giornata.Sicuramente per il Foggia al contrario del Latina, questo pareggio a reti bianche non sa di nulla e serve a poco, se non a muovere la classifica di un solo punto, un pò pochino non vi pare? La squadra rossonera dopo la “deblacle” interna contro il Monopoli e sulla scorta dei risultati che ci sono stati da parte delle altre squadre di testa, aveva l’obbligo di vincere. Ma se in una partita si regala un tempo all’avversario doo averlo messo sotto assedio nei primim 45 minuti colpendo anche la tracersa con il nostro miglior attaccante, Emmanuele Salines, allora appare scontato che qualcosa non funziona. Il Foggia non ci ha convinto. e in questo momento non ci piace. Nelle prime tre partite ha racimolato un pareggio, una vittoria e iuna sconfitta che non ci sembra il rullino di marcia di una squadra che vuole e deve essere protagonista. Quella di ieri contro il Latina e’ stata una partita che forse si poteva vincere ma alla fine si poteva anche perdere. Pasquale Padalino, che e’ un bravissimo allenatore non lo scopriamo oggi, ha affrontato la squadra di Brambilla con umilta’ facendo giocare i rossoneri solo sulle fasce e con fraseggi a centrocampo per poi ripartire in contropiede ed avere almeno tre palle gol limpide nella ripresa che potevano fare veramente male alla squadra del Foggia. La loro difesa e il loro centrocampo sono apparsi molto compatti, attenti e concentri e alla squadra rossonera,a parte la traversa diSalines e un colpo di testa nel finale di Mazzocco, non e’ riuscito di incidere più di tanto. Bravo Padalino, il suo Latina ci sembra, oltre che un’ottima squadra, anche sulla strada mgiusta per ripetere se non migliorare il risultato della scorsa stagione..
E il Foggia? Molte cose non funzionano ancora nei meccanismi di gioco. E’ stato acquistato il miglior attaccante, che con i suoi 20 gol lo scorso campionato sembrava dovesse risolvrere il problema del gol. Ma la considerazione che facciamo e’ che se si vuole entrare in porta con il pallone, diventa molto difficile realizzare delle reti perche’ nessuna difesa avversaria te lo permette.
Pietro Perina ieri sera ha dimostrato che la maglia da titolare della porta rossonera gli appartiene di diritto e non vuole cederla per nessun motivo, ha effettuato due parate di grande spessore che hanno salvato il risultato.
Poi lasciateci dire che per un Murano evanescente e un Santaniello che con il gol ha litigato da febbraio scorso ha fatto da contraltare un Millico che e’ la brutta copia del calciatore che conosciamo e ieri e’ apparso anche svogliato quando e’ stato gettato ella mischia da Brambilla. Sembrava che non vedesse l’ora che la partita finisse.
Ci sono calciatori e lo vedrebbero anche i ciechi, ancora molto indietro nella forma fisica e Mario Gargiulo e’ uno di questi, lento e poco inserito nel gioco. Vezzoni invece ha dimostrato che giocare nel proprio ruolo esalta la prestazione del singolo. Quello che ci ha colpito in negativo, nella partita di ieri contro il Latina e’ stata la mancanza di verticalizzazioni. Avere trequartisti di qualita’ servono soprattutto per giocare in profondita’ e il Foggia ieri , a parte in qualche occasione, non lo ha mai fatto.
Il pareggio che ne e’ scaturito e’ stata la logica conseguenza. Attenzione però, le squadre davani ai rossoneri volano e recuperare i punti di svantaggio che si accumulano non e’ facile in un girone di srie C come quello meridionale. Se poi pensiamo che domenica prossima il Foggia andra’ a far visita al Benevento, allora si rischia di arrivare alla quinta partita con una situazione abbastanza gravosa, che nei suoi aspetti ricorda l’inizio di stagione con Boscaglia quando il Foggia nelle prime sette paartite aveva solo 4 punti. Oggi ne ha 5 di punti che sono come un brodino riscaldato e insipido, cioe’ non sanno di nulla come il pareggio di ieri. Bisogna tornare a vincere e soprattutto a convincere.
Dare la colpa al modulo 4-2-3-1 e’ una scusa. Questo schema di gioco e’ valido e paga ma bisogna farlo con i calciatori nelle giuste condizioni fisico-atletiche e al momento i calciatori del Foggia a parte qualcuno ci sembrano abbastanza lontani. Anche i protagonisti devono essere in grado di svolgere lo schema nella sua completa definizione tattica e anche con la giusta determinazione e la consapevolezza che al momento il Foggia non ha dimostrato di avere.
Ripartire da capo. Il Foggia deve ricominciare a fare il Foggia se vuole essere protagonista in questa stagione ma al momento, dopo quattro partite, non ci ha convinto e non ci e’ piaciuto.
Foto: L’Attacco tv