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Meno sette giorni all’alba di un nuovo giorno e di un nuovo campionato. A noi sembra molto appropriato parlare di un silenzio che fa molto rumore e parlare anche del comportamento che ancora una volta la societa’ del Calcio Foggia 1920, in tutte le sue componenti, sta mettendo in atto da 20 giorni.
Mentre, come abbiamo detto, mancano solo sette di giorni alla prima partita di campionato che si giochera’ lunedì 26 agosto allo Zaccheria contro la “corazzata” Trapani, tutto tace e degli acquisti dei calciatori (almeno 3 se non 4 ) che mancano per completare la rosa della squadra rossonera, non si sa nulla, solo voci e indiscrezioni.
Ma ci stiamo chiedendo, quale potrebbe essere il vero motivo di questo immobilismo sul mercato e il silenzio della societa’? Se non ci sono risorse economiche da spendere e si aspetta al 31 agosto per cercare tra gli svincolati i profili che servono alla squadra rossonera, perche’ Nicola Canonico oppure il DS Domenico Roma non lo dicono apertamente agli organi d’informazione e soprattutto ai tifosi? E poi che fine ha fatto il ” rampollo dalla bocca larga” della Canonico Family nonche’ vice presidente, che non più tardi di un mese fa in una tv locale, ai suoi “compagni di merende” aveva detto che la comunicazione di questa stagione sarebbe stata puntuale, precisa e giornaliera, mentre la ” pirotecnica” area comunicazione di via Gioberti, ci fa vedere sul sito ufficiale, le foto della partitella in famiglia. Ma un amichevole contro una squadra anche di dilettanti locale oppure della provincia e’ in grado di organizzarla questa societa’ di chiacchieroni?
Ci eravamo illusi che questa staglione potesse essere diversa dalle ultime tre ma forse ci sbagliavamo, anzi possiamo dire a questo punto senza il forse.
L’uscita di scena dalla coppa Italia ha abbassato di molto l’asticella dei consensi sulla squadra rossonera e non di poco anche l’autostima dei calciatori.
Ma sappiamo che Massimo Brambilla sta cercando con il suo staff, in tuiti i modi possibili, di ricompattare sia il gruppo squadra che lo spogliatoio, perche’ oltre alla forma e la sostanza i nostri calciatori, inevitabilmente, si lasciano condizionare come tutti dalle chiacchiere che si sentono in giro e soprattutto da quello che leggono sui social. ( A proposito e’ ricominciata la celebrazione del “Canonico For Ever” da parte dello strillone della tangenziale)
Rimettere insieme i cocci che si sono rotti e che per fortuna sono ancora pochi, e’ un’operazione difficile da parte dello staff tecnico rossonero ma non impossibile.
Comunque una cosa e’ certa, da qualsiasi angolazione si voglia vedere il problema attuale del Calcio Foggia 1920, lo stesso problema c’è e rimane sempre in superfice.
Quale problema? Ma  lo sanno tutti ormai,anche i sampietrini di via Arpi., Al Foggia mancano due centrocampisti di qualita’ e di esperienzaa, una punta da 15 gol e magari anche un’altro centrale di difesa.
Questo problema siamo certi che Massimo Brambilla lo conosce bene e se continuasse a seguire la sua ferma intenzione di adottare il 4-2-3-1, questi  elementi che mancano, sono imprescindibili nello scacchiere rossonero.
Ma, allo stesso tempo, anche se dovesse cambiare il modulo di gioco, al momento, con soli tre centrocampisti in rosa, Tacone, Danzi e Vezzoni il Foggia non andrebbe molto lontano.
La stessa cosa , se non peggio riguarda l’attacco. L’ex primavera dell’Inter Amadou Sarr e’ bravo ma giovane e inesperto, anche acerbo sotto alcuni punti di vista e non ha mai giocato in un campionato professionistico di serie C, per giunta nel girone meridionale. Poi c’è Santaniello che ha la testa gia’ lontana da Foggia, perche’ il suo vecchio tecnico Mirko Cudini lo vuole a Pineto per scambiarlo con l’attaccante Volpicelli.
Alla fine della fiera, mancano 7 giorni al’inizio del campionato e le chiacchiere stanno a zero. Bisogna intervenire subito sul mercato per evitare un’altro inizio di stagione come nel 2022-2023,quando arrivo’ Boscaglia e il Foggia nelle prime 7 partite fece solo 4 punti. Ma parliamoci chiaro, dei Matteo Lauriola, Fabio Gallo e Delio Rossi dietro l’angolo non ce ne sono e oggi purtroppo e’ tutta un’altra storia.
Confidiamo però molto nel “direttore d’orchestra” Massimo Brambilla ma dobbiamo essere realisti, anche avendo il direttore d’orchestra con la bacchetta in mano  bravo e famoso, se i “musicisti” che suonano sono scarsi nell’eseguire con meticolosita’ e precisione la sua direzione musicale, sara’ un “flop” planetario e dal loggione arriveranno su tutta l’orchestra tanti di quegli ortaggi e uova marce da poter aprire un negozio di generi alimentari con annessa frutta e verdura.

 

 

 

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