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Mancano otto giorni all’inizio del campionato di serie C girone C 2024-2025. E’ abbiamo deciso da oggi, che faremo cadere ogni giorno per tutti i giorni una “goccia cinese” costantemente e in maniera martellante sulla testa della societa’ del Calcio Foggia 1920 e in maniera più concreta su Nicola Canonico, il figlio e il direttore sportivo Domenico Roma.   Lo faremo fino a quando non riusciremo a capire quali sono le vere intenzioni riguardo agli acquisti dei calciatori che ancora oggi mancano per completare la rosa della prima squadra. Non abbiamo contezza su quali siano le vere priorita’ della proprieta’ del Foggia, sappiamo comunque in maniera incontrovertibile che per comprare oppure per vendere un calciatore bisogna che ci sia prima una trattativa e poi un’accordo tra le due societa’ di calcio. Una che deve “pagare” e l’altra che deve “incassare”. Esiste questa prerogativa al momento nella testa di Nicola Canonico e del suo nuovo direttore sportivo? Se esiste allora perche’ negli ultimi 19 giorni c’è stato questo rallentamento e questo stallo nel calcio mercato dei rossoneri? Non c’è nessuna spiegazione plausibile da qualsiasi angolo la vogliamo vedere? Pur comprendendo, per carita’, tutte le ragioni e le diffcolta’ che esistono nel trattare e acquistare i calciatori bravi, combattendo con le loro societa’, con i calciatori stessi e le loro fissazioni e anche con i loro procuratori sempre più presenti e decisivi nelle varie operazioni di compravendita. Siamo però convinti che una societa’ del blasone e della storia come il Calcio Foggia 1920, dovrebbe essere “appetita” da molti personaggi che ruotano intorno al calcio professionistico. Ma, purtroppo c’è sempre un ma. Tutti ormai siamo consapevoli, perche’ lo dicono i fatti accaduti, che da tre anni a questa parte siamo abituati a vedere che nel Foggia ci sono state una serie interminabili di dimissioni, di rifiuti degli allenatori e dei direttori sportivi e anche di calciatori che non vedono più la squadra rossonera come il loro salto di qualita’ della loro carriera, come ai tempi di Zemanlandia. Ma vi siete chiesti il perche’? Noi si. La prima risposta e’ facilmente intuibile, perche’ non possiamo non ammettere che a questo disamore per i “satanelli” abbia contribuito in maniera determinante quel “messaggio” che Zdenèk Zeman lascio’ in eredita’, come un’anatema, andando via da Foggia e dal Foggia nel giugno 2022, dopo aver avuto a che fare con l’attuale proprieta’. La seconda risposta e’ che non e’ stato il solo a pensarla allo stesso modo. Ricordiamoci di Matteo Lauriola, di Fabio Gallo e di Delio Rossi, oltre al trattamento che fu riservato la scorsa stagione a Mirko Cudini a cui furono preferiti, per un breve periodo di tempo e che ci portarono a due soli punti dalla zona play out, i due “dilettanti allo sbaraglio” Vacca e Coletti. Sicuramente più di un’indizio fa una prova certa e il risultato e’ sotto gli occhi di tuttti. L’attuale campagna acquisti di questa stagione, fino ad ora, ne e’ la prova. Dall’inizio del calcio mercato, il 1° luglio scorso, sono stati acquistati dal Foggia 11 calciatori, 9 dei quali svincolati o a fine contratto con le loro societa’ di appartenenza, oppure prestiti. L’unica “eccezione” porta il nome di Alessandro Silvestro, che era gia’ dei rossoneri e che e’ stato riscattato dall’Inter e Michele Emmausso per il quale la societa’ di via Gioberti ha sborsato o 40 o forse 50.000 euro per la sua “clausola rescissoria” e farlo arrivare a Foggia. Questo di Emmausso e’ stato l’unico investimento economico che e’ stato fatto, fino ad oggi, dalle casse del Foggia e da Nicola Canonico. Però quando si e’ ttrattato di mettere mano al portafogli sul serio per acquistare Lescano, Damiani e Ceghedin da parte del maggiore azionista rossonero, e’ tornata l’idiosingrasia a spendere il “denaro”, quello vero. I tifosi, nonostante tutto, hanno dimostrato lo stesso l’attaccamento alla loro squadra del cuore sotoscrivendo, fino a questo momento, più di 4.000 abbonamenti e scusate se sono pochi per una squadra di serie C che lo scorso anno non e’ riuscitaneppure a qualificarsi al 10° posto per disputare i play off. Senza dimenticare che la stagione precedente aveva disputato e perso la finale della post-season . Questa cosa che vi staiamo ricordando ha caratterizzato i tre anni appena trascorsi della gestione della Canonico Family e sembra proprio che anche per il quarto anno consecutivo, dopo la vana speranza iniziale di una seria e concreta inversione di rotta, sia iniziato con la stessa “solfa”. Vorremmo essere clamorosamente smantitti ma solo se arriveranno a breve notizie confortanti da via Gioberti. Succedera’? Ai posteri l’ardua sentanza.

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