Sono bastati due inserimenti di profili che capiscono di calcio per far cambiare dalla notte al giorno Nicola Canonico? Non lo sappiamo ancora ma una cosa e’ certa e incontrovertibile, subito dopo aver preso al suo fianco in societa’ Domenico Roma come direttore sportivo e Massimo Brambilla come allenatore, l’impenditore di Palo del Colle ha fatto una inversione di tendenza a 360°. Lo abbiamo visto e sentito nella conferenza stampa del 5 luglio, alla presentazione alla stampa e al popolo rossonero le due figure che lui stesso aveva scelto. Lo abbiamo capito dal suo tono di voce , dalla sua postura e dai contenuti delle sue parole che il Nicola Camonico che avevavmo davanti era un uomo “diverso” da quello degli ultimi tre anni, quando in lui c’era supponenza, narcisismo e la sua figura che emergeva era quella di padre padrone all’interno della societa’ di via Gioberti.

 

                     

Ha promesso l’unione e non la divisione. Ha riunito di nuovo tutte le testate giornalistiche senza alcuna discriminazione, anche perche’ la liberta’ di parola, di confronto e d’informazione non può essere ricattata e scambiata con l’esclusione dalla sala e dalla tribuna soampa oppure con il ritiro dell’accredito. La scelta di Roma e Brambilla pensiamo che lo abbia anche liberato da molte operazioni che preferiva condurre personalmente e da qualche peso in più che può demandare ad altri, proprio come accade in tutte le aziende dove il più alto nella scala gerardica, affida compiti e soluzioni ai suoi collaboratori da lui stesso scelti e di cui deve fidarsi completamente al 100%. Certamente Domenico Roma si e’ preso una bella responsabilita’, perche’ fare il direttore sportivo in una piazza esigente, blasonata e con una storia di 104 anni alle spalle non sara’ una cosa semplice ma lui ha accettatto e si e’ gettato a capo fitto nel incarico lavorando per costruire una squadra all’altezza e che possa essere protagonista nel torneo di serie C 2024-2025. Invece, Massimo Brambilla fino allo scorso anno ha sempre allenato i giovani, prima con l’Atalanta e poi con la Juventus. Anche se gli ultimi due campionati li ha giocati in Lega Pro, allenare a Foggia e soprattutto nel girone meridionale, non e’ cosa da poco. Se ne sara’ accorto il giorno prima di partire per il ritiro in Calabria al Campo ex Figc.

 

           

Ma siamo certi che il tecnico di Vimercate, sara’ in grado di ottenere risultati sportivi importanti e forse anche eccellenti.
Un consiglio però vogliamo darlo a Nicola Canonico. Deve avvisare suo figlio Emanuele di essere più “invisibile”, di non fare troppa vetrina televisiva e di lavorare , lavorare e lavorare tanto, per dare una mano sia a suo padre Nicola che gli ha dato più responsabilita’ rispetto alle ultime tre stagioni anonime e soprattuto che e’ capace di farlo.

 

Ci voglio i fatti e non chiacchiere, perche’ se Nicola Canonico vuole essere un uomo diverso, tutti i tasselli devono incastrarsi perfettamente al loro posto, solo cosi’ si potranno raggiungere gli obiettivi ei risultati che a Foggia da molti lustri siamo aspettando.

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