Ad Avellino, alla vigilia della partita contro il Foggia al Partenio-Lombardi, si respira un’aria molto pesante. La squadra, la dirigenza, i tifosi, la stampa locale e tutto l’ambiente sono come una “polveriera” pronta ad esplodere. E possiamo capirne le ragioni, perche’ dopo l’esperienza negativa della scorsa stagione, quando per un solo punto non si sono trovati a giocare i play out per la salvezza, in questo campionato dopo aver speso 10 milioni di euro per rifae tutta la squadra, si ritrovano dopo solo due giornate a zero punti e con l’allenatore Rastelli esonerato. In settimana e’ arrivato Pazienza ma nonostante tutto, sembra che siano ancora rimasti sul piede di guerra per la scelta fatta dalla societa’, infatti, confrontandoci con alcuni amici della stampa locale, l’ambiente calcistico dei “Lupi” si aspettava di vedere alla guida dei biancoverdi un tecnico di provata esperienza, ( Fabio Gallo, ndr ) mentre il Ds Perinetti ha scelto, accollandosi un grande rischio, un allenatore giovane, pur se molto bravo, visto che con il Cerignola negli ultimi due anni ha fatto bene. In questo “bailamme” esplosivo, calcisticamente parlando, il Foggia va a giocarsi una partita delicata proprio per i motivi sopra descritti e va a giocarsela ancora senza tifosi al seguito e con le sue incognite di inizio stagione. Cudini deve fare i conti, anche lui, con diversi aspetti legati alle scelte da fare. Dovra’ valutare attentamente se seguire quello che la societa’ gli ha chiesto in questa stagione, cioe’ di fare minutaggio, oppure mettere in campo i calciatori di esperienza che ha a sua disposizione e che certamente possono dargli in campo la qualita’ e la sostanza necessaria anche insiene ai giovani talentuosi che il Foggia ha preso nella sessione del mercato estivo. Non sara’ una scelta facile ma non sara’ neppure, quella di domenica, una parita facile lo sa il Foggia e lo sa bene anche Mirko Cudini . Ad Avellino le partite non sono mai facili e prive di significato agonistico e non sappiamo se in pochi giorni Michele Pazienza potra’ cambiare di molto lo scenario in Irpinia, anche se la sotituzione di un allenatore cambia quasi sempre l’inerzia della squadra e le motivazioni dei calciatori che possono trovare nuovi stimoli e nuove risorse da mettere poi sul terreno di gioco. Dobbiamo essere fiduciosi, i segnali che sono arrivati dalle due partite giocate per la squadra rossonera sono incoraggianti e siamo sicuri che non appena si sara’ trovata la quadratura del cerchio, sia con gli schemi, sia sul piano fisico e soprattutto sulla scelta dei calciatori, il Foggia potra’ disputare in tutta tranquillita’ il suo campionato. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea, sara’ un campionato “dignitoso” oppure un campionato ” ambizioso” quello del Calcio Foggia 1920?