3.629                               + di 4.000

 

Non preoccupatevi, non stiamo dando i numeri. Le cifre che abbiamo rappresentato qui sopra sono, 3.629 gli spettatori paganti che si sono presentati allo Zaccheria per assistere alla prima partita ufficiale del Foggia in coppa Italia, contro il Monopoli.
+ di 4.000 sono invece i tifosi che, a scatola chiusa e sulla scorta delle dichiarazioni fatte dalla proprieta’ e dal Direttore sportivo della squadra rossonera, hanno sottoscritto la tessera di abbonamento per assistere alle gare casalinghe del Foggia.
Sono numeri rilevanti che denotano l’attaccamento ai colori rossoneri e alla squadra di calcio della Citta’ da parte dei tifosi.

 

           
Ma questi tifosi forse meriterebbero molto di più. Nel senso che sarebbe ora che Nicola Canonico innesti una marcia da ” formula 1″ per costruire dopo tre stagioni una squadra che possa competere a grossi livelli , per il vertice della classifica del campionato di serie C e che possa finalmente essere considerata nel panorama calcistico Nazionale come una vera protagonista pronta per ritornare in serie B.
Ma per fare questo grosso salto di qualita’ ci vogliono diverse dinamiche e alcune componenti che messe insieme potrebbero portare a raggiungere traguardi importanti .

 

Una societa’ che sia formata a livello manageriale, con figure competenti e capaci sotto l’aspetto amministrativo, organizzativo e di marketing.

 

Un allenatore in grado di proporre gioco e schemi validi, che non solo facciano divertire il pubblico sugli spalti (Zemanlandia docet) ma che alla fine portino risultati concreti, obiettivi raggiungibili e possibilmente portano a VINCERE i campionati.

 

Una squadra che sia un vero gruppo omogeneo, equilibrato, coeso e tecnicamente forte, una squadra che sia in grado, durante tutta una stagione, di imporre oltre al gioco anche la determinazione, la consapevolezza e la forza, che non e’ da tutti per  vestire e giocare con una maglia dal blasone a dalla storia di 104 anni, che risponde al nome di Calcio Foggia 1920.

 

Anche l’informazione ha un posto di rilievo in questo scacchiere. La critica, se costruttiva, può fare solo del bene e migliorare così come anche gli elogi se sono meritati. Nascondere una notizia, anche se brutta, per compiacere la proprieta’ di turno non serve a nulla. Mettere la “polvere” sotto al tappeto, prima o poi produce un’effetto boomerang che si ritorce sempre verso chi lo fa e comunque viene sempre fuori a discapito dei tifosi e dei risultati che si vogliono raggiungere. In questo caso inevitabilmente l’ambiente e i tifosi si troveranno costretti a fare le loro valutazioni e deduzioni per arrivare a capire chi rema dalla parte giusta e chi invece rema contro.

 

           

I giornalisti e chi fa informazione, con o senza la tessera stampa, magari da 45 anni, due cose deve fare in maniera “improcrastinabile”. Se ha una notizia, dopo averla verificata con attenzione e meticolosita’, la deve assolutamente pubblicare anche se e’ negativa e mai, diciamo mai, “barattarla” per farsi belli e compiacenti nei riguardi della societa’ oppure dei vertici della stessa. Questo e’ il quadro secondo noi, poi chiaramente il calcio che non e’ una scienza esatta, potrebbe capovolgere queste dinamiche e’ il terreno di gioco che potrebbe invertire tutti i fattori ma sostanzialmente se tutte le componenti di una societa’ e di una squadra come il Foggia se dovessero funzionare ed essere al loro posto, sicuramente aiuterebbero a raggiungere i risultati che da molti anni il popolo rossonero si augura di vedere realizzati.

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