Mi sono fatto una chiacchierata con il mio amico, l’Avvocato Enzo De Michele e mi sono fatto spiegare bene la situazione alquanto ingarbugliata relativa ai ricorsi in atto presso le sedi istituzionali sportive. La cosa piu’ palese che salta agli occhi e’ l’incocruenza tra quello che riportano le carte federali della Lega di Serie B e le norme Noif ( Norme Organizzative Interne Figc) che regolano all’art.49 lettera B punti 1 e affermano, senza nessuna possibilita’ di interpretazione, che a salire in B dai tre campionati di Lega Pro devono essere 4 squadre. Sempre nelle Noif al comma 5 dello steso art.49 non c’e’ nessuna revoca da parte della Figc. cio’ vuol dire che quello riportato nella lettera B al punto 1 ha valore assoluto. “In serie B devono salire dalla Lega Pro 4 squadre”.
Mi diceva l’Avv. De Michele, che ringrazio per la sua disponibilita’, professionalita’ e competenza, che leggendo attentamente il regolamento della Coppa Italia 2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024 e’ chiaramente scritto che al 1° turno della Coppa devono partecipare le 4 squadre salite dalla Serie C, cioe nei 3 gironi la 37a, la 38a la 39a promosse direttamente e la 40a, cioe’ la vincitrice dei play off di Lega Pro. Mi sembra, aggiunge l’Avv De Michele, ed io la penso esattamente come lui, che la logica, il fattore sistematico e la letteratura non lasciano spazio a nessuna interpretazione di sorta ma solo alla applicazione dei regolamenti e delle Norme Federali. Poi c’e’ un altro aspetto non meno marginale che riguarda i termini meritocratici anche il versamento della quota della mutualita’ di 770.000 euro alla Federazione e che devono versare le 4 squadre promosse dalla Lega Pro e non puo’ farlo una squadra retrocessa dalla serie B che prende il posto di quella di C. ( esempio il Perugia Calcio al posto del Lecco e/o il Calcio Foggia 1920 ) Spero, con l’aiuto dell’Avv. Enzo De Michele di aver fatto un po’ di chiarezza in piu’ in attesa degli eventi a cominciare dal 24 luglio giorno in cui si riunisce il Consiglio Federale per poi arrivare al 2 agosto con il Tar ( Tribunale Amministrativo Regionale ) del Lazio e infine il 29 agosto, giorno in cui si chiude definitivamente la “partita” con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato.