Un colpo di scena inaspettato?

Se fosse vero sarebbe sicuramente l’ultimo battito di ali del “Passero Solitario” arrivato a Foggia dalla terra di Bari prima del suo addio (calcisticamente parlando) quello che sembrerebbe voler mettere in atto l’ex patron rossonero. Parliamo del pagamento degli stipendi relativi al mese di febbraio nonchè la impossibilità di mettere un “premio salvezza” alla squadra.
Ma se mai dovessero verificare questi due “strani” eventi, purtroppo arrivano tardi. Infatti le spettanze economiche andavano pagate alla scadenza prevista e cioè entro il 16 aprile scorso e un’eventuale “premio” andava concordato all’inizio della stagione ma sul raggiungimento dei play off e ora invece potrebbe tramutarsi in un premio salvezza. Tutto questo per evitare che il Foggia debba iniziare la prossima stagione 2025-2026, ammesso che esista ancora il suo “titolo sportivo”, con la penalizzazione di -4 punti in classifica.
Ma siccome la paura di retrocedere nei Dilettanti oppure ripartire addirittura dall’Eccellenza è grande, ecco che l’ex presidente “dimissionario” del Foggia potrebbe decidere di riaprire improvvisamente il suo portafoglio con la speranza di NON essere proprio lui stesso la causa di una eventuale perdita di valore del suo patrimonio e del depauperamento delle prezzo di cessione dello stesso. Questo affinchè possa realizzare più soldi possibili dalla vendita del Calcio Foggia 1920. Le sue quote societarie, però, parliamoci chiaro al momento per come si sta delineando tutta la situazione in casa rossonera hanno un valore arrivato al minimo storico e l’imprenditore di Palo del Colle questo lo sa fin troppo bene.
Le varie trattative che sono attualmente in “stand-by” attendono di verificare la categoria dove il Foggia giocherà la prossima stagione, quindi si sono bloccate e NON andranno alla conclusione in caso di una eventuale retrocessione tra i DILETTANTI, perchè a quel punto la società e la squadra rossonera NON sarebbero più appetibili per chiunque voglia avvicinarsi all’acquisto della società di via Gioberti, soprattutto con il forte rischio anche in caso di salvezza di una NON ISCRIZIONE al prossimo campionato e sull’orlo di un FALLIMENTO presso il Tribunale.
Basterà questa possibile, anche se non confermata ufficialmente, repentina inversione a U da parte dell’ex presidente rossonero per scongiurare una caduta dal precipizio già compromessa ma oggi ancora più pericolosa e complicata? Nei 105 anni della storia del Foggia questa situazione NON si era mai verificata. Una retrocessione sul campo sarebbe un’ ONTA difficile da cancellare e l’ambiente della Città di Foggia e di tutti i suoi tifosi che NON avrebbero MAI potuto mettere in preventivo ad inizio stagione tenendo presente che una retrocessione sul campo il popolo rossonero NON ha nessuna voglia di provarla sulla propria pelle, peraltro per colpe che sono attribuibili soltanto alle conseguenze dovute all’ incapacità della “Canonico Family” di gestire una società e una squadra professionistica come quella di una piazza esigente e storica come quella di Foggia, dove in quattro stagioni sono stati commessi tanti errori madornali e irreparabili che hanno portato purtroppo a questo epilogo “sconfortante” che vedrà il Calcio Foggia 1920 giocarsi una permanenza in serie C in un PLAY OUT all’ultimo respiro.

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