Dovete crederci e’ proprio così. Ed è quello che desideriamo noi e tutto il popolo rossonero compresi i tifosi e tutti gli addetti ai lavori che seguono da sempre le sorti e le gesta del Calcio Foggia 1920.
Ieri e’ stato un “giorno di festa” per la Città di Foggia e per la sua squadra di calcio, perchè finalmente quel grosso “bubbone” che ci portavamo sulle nostre spalle da quattro anni ci ha liberati insieme al figlio della sua presenza, NON senza utilizzare l’ultima conferenza stampa “farsa” fatta da Modugno e NON di persona a Foggia , per continuare a denigrare tutto e tutti guardando solo il moscerino nel suo occhio e non l’enorme trave che gli ha ostruito la vista e la mente per tutto il periodo della sua permanenza alla guida del sodalizio rossonero.
Tutto questo dopo che la Città di Foggia lo ha accolto e ospitato cercando di farlo integrare nel nostro territorio, lui che arrivava dal territorio barese ma purtroppo con tutta la buona volontà e la pazienza, NON ci siamo riusciti.
Nel suo ” discorso monotematico” di ieri pomeriggio fin dall’inizio ha pensato bene di “sbeffeggiare” ancora una volta la classe imprenditoriale di Foggia e di tutta la Capitanata, adducendo che non si è presentato di persona alla conferenza stampa dello Zaccheria perchè aspettava gli emissari della cordata locale nel suo ufficio per ricevere direttamente nelle sue mani l’offerta formale oppure aspettava una Pec. Ricordate? Aveva chiesto 3,0 milioni per far fronte al debito trovato al momento dell’acquisto, più 1.8 milioni per il titolo sportivo e 1,0 milione come riconoscimento della sua gestione. Ma quello che aveva interrotto la trattativa e’ stata la richiesta dell’apertura di un conto corrente a lui intestato con un versamento di 500.000 come eventuale penale da pagare se dopo aver visto i documenti l’operazione saltava, roba da NON credere.
Adesso e’ giunto però il momento di voltare pagina e tutti insieme di fare l’impossibile per “sottrarre” a questo ospite NON gradito il “giocattolo Foggia ” rappresentato dalle quote del Calcio Foggia 1920.
Nell’ultima scena della sua rappresentazione al cospetto della stampa e della Città ha abbassato le sue pretese per cedere il Foggia sono state 2,7 milioni per i debiti che ha trovato quando ha comprato le quote dalla Dott.ssa Maria Assunta Pintus più 1,8 milioni per il titolo sportivo e anche il pagamento da parte di chi acquisterà le quote del Calcio Foggia 1920 il pagamento delle ultime quattro mensilità più contributi che lui ha detto a chiare lettere che NON pagherà. A queste sue richieste, la Dott.ssa Pintus, contattata , ha risposto così:
” Non è vero che ha trovato 2,7 milioni di debiti.Non è vero che ha pagato 1,8 milioni per l’acquisto (neanche un terzo), è veroo invece che ptoptio perchè non ha pagato il dovuto, ad oggi pendono ancra due cause presso il Tribunale di Bari e 2 presso il Tribunale di Cagliari. Ricordiamoci anche che il sigor Canonico si è visto rigettare con condanna alle spese ( che non ha corrisposto) per ben 5 volte le sue “opposizioni” contro le nostre azioni di recupero del credito derivante da contratto sottoscrittoa da rogito notarile dal giugno 2021. L’ultimo recentissimo rigetto a nostro favore del Tribunale di Bari risale allo scorso 27 marzo 2025. “
Fatta questa dovuta precisazione, sappiamo che il gruppo degli imprenditori che vogliono arrivare al vertice della società di via Gioberti, faranno un’offerta di 3,5 milioni tutto compreso e dopo averla rappresentata all’ex presidente del Foggia la comunicheranno ufficialmente alla cittadinanza con una conferenza stampa.
Abbiamo la certezza che gli imprenditori locali si sono già messi in movimento da ieri con i loro avvocati, commercialisti e tributaristi, perchè lunedì scorso nella “squallida performance” di Nicola Canonico, dal suo “castello di carta” di Modugno, ha usato i soliti toni e termini minacciosi che ormai NON scalfiscono più di tanto la nostra Città con tutti i tifosi ( erano più di 2.000 ieri nel piazzale dello Zaccheria ) che si sono radunati per dimostrare il loro dissenso e la loro smisurata voglia di cambiare per riprendersi la loro e la nostra squadra e scacciare definitivamente l’imprenditore di Palo del Colle dalla nostra Città.
Ha detto che NON metterà più un centesimo di euro per il Foggia? NON iscriverà la squadra al prossimo campionato? CHI SE NE FREGA. Sappiamo come fare per uscire da questa situazione che ci ha regalato come ultimo “cadeau” Nicola Canonico, infatti ancora lunedì scorso ha dimostrato di NON capire nulla di calcio facendo un distinguo improbabile tra il FALLIMENTO e la NON ISCRIZIONE, che ha detta sua NON sono la stessa cosa.
Ma signor Canonico, eccome che sono la stessa cosa, anzi NON iscrivere la squadra del Foggia al campionato 2025-2026 è anche peggio e significherebbe rischiare di perdere il titolo sportivo e perdere anche per le sue tasche tutto il valore economico delle quote societarie in suo possesso oltre a far ricominciare la squadra rossonera per ripicca dal campionato di Eccellenza.
Ma state tranquilli, siamo certi che questo NON accadrà perchè la Città, il territorio, le Istituzioni cittadine ma soprattutto la “storia” del Calcio Foggia 1920, NON lo permetteranno MAI: L’importante adesso sarà disputare le ultime 3 partite con lo spirito giusto per mantenere la categoria, poi il resto arriverà di conseguenza. Chiaramente Luciano Zauri e Luca Leone, dopo le accuse che gli sono state “vomitate” addosso dall’ex presidente NON saranno molto contenti ma siamo certi che vorranno continuare il loro lavoro e portare a termine il loro impegno per il quale proprio Nicola Canonico gli aveva chiamati a novembre senza dargli MAI i pieni poteri per operare in piena autonomia.
Allora forza, tutti insieme appassionatamente con la nostra amato squadra rossonera , apriamo una nuova pagina della storia del Calcio Foggia 1920 e cerchiamo di colore rosso la data del 31 marzo 2025 sul calendario. La festa della “liberazione” per la Città , per la società e per la squadra di calcio ha solo anticipato di qualche giorno la sua data originale del 25 aprile ed e’ partita la grande festa, con “fuochi d’artificio, coriandoli e cotillon”, alla faccia dell’ex presidente rossonero e di tutti i suoi sodali , i suoi zerbini, i suoi scendiletto e i suoi leccaculo che hanno perso il loro riferimento ma soprattutto il loro “padrone”.
Si apre una nuova pagina della storia rossonera
