Adesso basta…La misura e’ ormai colma

Durante la gara di domenica tra il Foggia e il Latina sono apparsi sui gradoni delle due curve la Nord e la Sud alcuni striscioni molto eloquenti circa il pensiero del tifo organizzato in relazione alla gestione societaria del Calcio Foggia 1920. Il voler giocare a “nascondino”, che poi e’ quello che sta facendo Nicola Canonico, ha fatto esplodere la rabbia di chi segue le sorti della squadra rossonera, di chi soffre per i suoi scadenti risultati sportivi, per la situazione di classifica che sembra più un’ascensore che fa sù e giù ma soprattutto per il ricordo indelebile di coloro che hanno dato la loro giovane vita seguendo, tifando e soffrendo per la propria squadra del cuore come GAETANO, SAMUEL, MICHELE E SAMUELE.

 

                             
Adesso basta, “big ben” ha detto stop. Si trovi subito una soluzione al passaggio di consegne delle quote societarie dall’attuale proprietario a chi vuole veramente far sì che il Foggia torni ad essere il Foggia e si torni ai livelli di gestione e di squadra che siamo stati abituati a vedere e a vivere quando alla guida dei rossoneri c’erano Presidenti di grande spessore umano e di grosso calibro, dirigenti competenti, calciatori e allenatori che facevano la fila pur di vestire la gloriosa maglia rossonera.

 


Con tutto il rispetto per il commercialista Francesco De Cosmo che domenica in tribuna allo Zaccheria, intervistato dal collega di Telenorba Daniel Miulli, ha espresso le sua preoccupazione e al tempo stesso la volonta’ di incontrare Nicola Canonico per gettare le basi di un suo eventuale coinvolgimento per la guida della società di via Gioberti, le sue parole, però, hanno suscitato in noi qualche perplessita’.
De Cosmo, se la memoria non ci inganna, è stato colui che a giugno dello scorso anno in piena transazione tra canonico, la sindaca di Foggia e alcuni imprenditori locali che volevano rilevare il Foggia, in un’intervista ad una televisione locale affermava con fermezza che avrebbe voluto acquisire le quote societarie del 51% dal suo amico imprenditore di Palo del Colle Nicola Canonico e che solo dopo averle rilevate , avrebbe guardato attentamente tutti la documentazione che riguadava la gestione amministrativa e tecnica, i bilanci, i costi e i ricavi, le spese fisse, quelle variabili e la situazione debitoria che c’era nel Calcio Foggia 1920.
Ma acquistare le quote di una società al buio, senza una “due diligence” ed un controllo preventivo di tutta la documentazione ci era sembrato alquando “bizzarro”, ma così fu detto con grande imbarazzo e perplessita’ di chi ha qualche nozione di controllo di gestione e di economia aziendale.
NON possiamo assolutamente permettere che il Calcio Foggia 1920 passi dalla “padella alla brace”, b isogna essere molto attenti in tutto l’iter che dovra’ svolgersi se fosse vero il desiderio di Nicola Canonico di lasciare finalmente lo scettro del comando della società di via Gioberti, perche’ nel momento, speriamo il prima possibile, dovesse terminare l’era dell’attuale proprietario, la societa’ rossonera avra’ bisogno di una inversione di tendenza a 360° con un riassetto societario e di tutta l’area amministrativa, del settore Marketing e sponsorizzazioni e dell’area tecnica, che sia il più drastico possibile con tutti i cambiamenti necessari e una seria ristrutturazione globale,per poter programmare. progettare e organizzare un futuro a breve e a medio termine che preveda anche la costruzione di un Centro Sportivo Polivalente per la prima squadra e tutto il settore giovanile rossonero per raggiungere quei risultati e gli obiettivi che una piazza come quella di Foggia si auspica di ottenere e che da quatto anni a questa parte, purtroppo, ha visto solo aleggiare nelle chiacchiere, nelle bugie , nelle fandonie e nelle barzellette che ci sono state propinate dalla Canonico Family.
Se la proprietà deve cambiare che cambi in maniera tale affinchè tutti i tifosi e gli addetti ai lavori, possano finalmente trarne un beneficio di piena soddisfazione che ci sembra giusto desiderare dalla squadra della propria Citta’ e da chi, insediandosi al vertice societario, si prendera’ l’onere e l’onore di gestirla.
Noi siamo sempre dell’avviso che il Calcio Foggia 1920 debba andare nelle mani di imprenditori foggiani e della Capitanata, sappiamo che NON sara’ facile fare breccia nella volonta’ di Nicola Canonico che sembra avere un’avversione contro gli imprenditori del luogo, però quando a giugno scorso ha fatto l’appello accorato supportato dalla Sindaca Maria Aida Episcopo, per avere un aiuto economico dai vari imprenditori locali per le sponsorizzazioni, imprenditori che in parte hanno raccolto la sua preghiera, allora tutto era lecito e andava bene ma poi, come al solito, dopo le “promesse del marinaio” fatte, tutto e’ tornato come era stato nelle tre stagioni precedenti cioè solo aria fritta e i proclami di Canonico e del figlio, sull’ Official Store aperto e mai funzionante, il tabellone luminoso allo stadio mai installato e infine l’ impianto sportivo dell’Amendola per far fare alla squadra gli allenamenti in piena autonomia di tempo e orari, che fine hanno fatto?
Su ques’ultimo argomento relativo agli allenamenti della squadra si e’ esoresso in maniera concreta e con fermezza il tcenico Luciano Zauri, non più tardi di sabato scorso, lamentandosi con un’attacco diretto e frontale alla “proprieta’” rossonera, sulle strutture che mancano al Foggia e su quello che si sarebbe dovuto fare e non si e’ fatto.
Detto questo, rimaniamo alla finestra e vigileremo, perchè il disimpegno ormai deeciso al 99% dal proprietario delle quote del Calcio Foggia 1920 dovra’ determinare un passaggio di mano preciso, decisivo ma anche sostanzialmente serio e ineccepibile se si vuole tornare ai livelli a cui questa Citta’ con la sua squadra era abituata a confrontarsi e non più a “galleggiare” nel centro classifica della serie C, una categoria che NON rispecchia il valore di una società e di una maglia con la storia ultracentenaria e il blasone che porta un nome ben preciso, quello del Calcio Foggia 1920.

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