Mancano ormai solo due partite alla fine del girone d’andata del torneo di serie C in corso di svolgimento e il Foggia si appresta a giocare la sua penultima partita in quel di Messina, in una gara che vede le due squadre, i rossoneri e i giallorossi scudati in una posizioni di classifica che non rispecchia le aspettative iniziali di entrambe. Ma mentre per l’ACR Messina può essere anche plausibile aspettarsi che non dovesse lottare per le posizioni di vertice, vista la situazione societaria con il presidente Sciotto che proprio nei giorni scorsi ha lasciato una parte delle sue quote, l’80%, ad un nuovo gruppo societario, per il Foggia di Nicola Canonico la musica e’ completamente diversa.
In estate si erano fatti tanti proclami, si era partiti con un progetto nuovo che tutti si auguravano potesse essere completato a breve o a medio termine e potesse portare il Foggia a reggingere traguardi e obiettivi finalmente degni di una societa’ e di una squadra come quella rossonera. Invece dopo un terzo di campionato tutto era gia’ naufragato miseramente come il Titanic, quando per colpa della nebbia ando’ a sbattere contro un grosso “iceberg” prima di affondare e per il Foggia la situazione e’ stata di trovarsi a giocare ognuna delle 17 partite fin’ora disputate soltanto per uscire dalla zona play out.
Aver scelto in estate un direttore sportivo co0me Domenico Roma, senza esperienza e soprattutto senza le capacita’ di saper costruire una squadra competitiva oltre ad un allenatore Massimo Brambilla, che pur avendo le sue colpe, non e stato dato nemmeno il tempo di lavorare sui calciatori “sbagliati” che aveva a disposizione per cercare raggiungere i risultati richiesti, questo perche’ dopo appena sei partite gli e’ stato dato il benservito. E dopo di lui la stessa sorte e’ toccata ad Eziolino Capuano. Però oggi che siamo arrivati al 3 dicembre qualcosa sembra che sia cambiato e anche che qualcosa di positivo possa accadere.
L’arrivo a Foggia di Luciano Zauri sulla panchina rossonera, ha dato una piccola svolta, infatti da quattro partite c’è stata un’ inversione sotto l’aspetto dei risultati sul campo. E’ stata data a questa squadta una continuita’ e un equilibrio che lascerebbe ben sperare. Le scelte del tecnico Marsicano rispecchiano quello che abbiamo sempre sostenuto. Questa squadra e’ stata costruita malissimo, senza alcun criterio tecnico-tattico e con giocatori con poca qualita’ e fisicamente con le ruote sgonfie se non completamente bucate. Non sappiamo quando durera’ questo periodo positivo, certo si spera che duri almeno fino all’apertura del mercato di gennaio, quando il Ds Leone, secondo noi, fara’ una “mini epurazione” di quegli elementi che poco centrano con questa squadra e con le idee del nuovo tecnico Luciano Zauri.
Arriveranno nuovi profili piu’ adatti al 4-3-3 dell’allenatore abruzzese? Siamo sicuri che Leone oggi ha le idee molto chiare e sa gia’ come dovra’ muoversi in sede di mercato di riparazione. sia in uscita che in entrata, anche se a gennaio e’ molto difficile fare grossi affari nella compraventita dei calciatori, perche’ le squadre che hanno qualche “pezzo pregiato” di spessore non lo cede sicuramente oppure vuole in cambio molti soldi e noi appiamo per esperienza pregressa di quattro annio di gestione, che la proprieta’ del Foggia nella persona del suo Presidente Nicola Canonico, non appreza molto mettere mani al portafoglio, quindi ci sembra una vera utopia avere un’ evoluzione in questo senso. Rimaniamo quindi in religiosa attesa come tutto l’ambiente che segue con trepidazione le sorti del Foggia ma nel frattempo sabato prossimo si gioca a Messina e la partita non sembra una passeggiata di salute per diversi motivi.
Intanto al ” San Filippo- Franco Scoglio” sono tornati i tifosi che disertavano lo stadio perche’ in forte contrasto con la vecchia societa’ , poi c’è stata la bella vittoria a Torre del Greco che ha creato un notevole entusiasmo e poi arriva il Foggia e tutti vorranno fare carte false pur di batterlo a partire dall’allenatore Giacomo Modica.
Non sara’ più interessato a questa partita Peppino Pavone che due giorni fa ha rassegnato le sue dimissioni da direttore sportivo dell’ACR Messina. Queste dimissioni non sono state, al momento, ancora accettate dalla dirigenza giallorossa ma sono comunque “irrevocabili”. Diversi motivi che hanno spinto Pavone a questa decisione ma quello più importante e’ che il Presidente del Trapani,Valerio Antonini. lo vuole a tutti i costi seduto dietro la scrivania della squadra della Citta’ del “sale e del vento”, con l’incarico di Dierttore dell’Area Tecnica e della Direzione Sportiva. Abbiamo la certezza, anche in base alle nostre informazioni, che tutto e’ stato ormai gia’ ben definito e concretizzato tra il Trapani e Peppino Pavone, il quale aspetta solo di liberarsi dall’impegno con l’ACR Messina e quindi poter ufficializzare qualcosa che e’ destinata a chiudersi nelle prossime ore