Nel Foggia sempre e solo fumo ma niente arrosto

Il Calcio Foggia 1920 come tutte le squadre professionistiche ha una sua struttura societaria o meglio dovrebbe averla. La societa’, infatti, non e’ formata solo dal Presidente, dall’allenatore, dal direttore sportivo e da tutti gli impiegati che si occupano dell’amministrazione e delle relazioni con la stampa ma anche da Medici, fisioterapisti, magazzinieri ma soprattutto da altre figure che dovrebbero essere funzionali allo sviluppo dei progetti e dei programmi che vengono preventivati ad ogni inizio di una stagione agonistica.
In questo scenario, il Calcio Fogia 1920, purtroppo non fa casistica. Nell’organigramma della societa’ di via Gioberti, infatti, da questa stagione 20214-2025 e’ stata inserita una figura che ricopre due ruoli, quella di Vice Presidente e quella di Direttore Generale, chi ricopre questi due ruoli e’ Emanuele Canonico, figlio del Presidente rossonero, figure che nel Calcio Foggia 1920 non esistono.

 

             

Il magggiore azionista, che questo difetto la conosce perfettamente, quest’anno che doveva essere l’anno del “nuovo che avanza”, ha voluto responsabilizzare il figlio Emanuele per farlo partecipare più attivamente alla crescita della societa’. All’inizio sembrava che il “pargolo”, un pò presuntuoso e con manie di grandezza, della Canonico Family si era messo a lavorare con tutte le buone intenzioni, occupandosi prima della Scuola Calcio poi del Settore Giovanile ma soprattutto aveva preso un impegno organizzativo che riguadava il marketing societario.
Tutto fumo negli occhi. Oggi che siamo arrivati alla fine del mese di novembre, la figura di Emanuele Canonico, nell’ambito della societa’ rossonera, sembra essersi dissolta nel nulla.

 

         

 

Questa estate, per esempio, ci aveva convinti e aveva affermato con sicurezza che al ritorno dal ritiro in Calabria la squadra rossonera avrebbe preso possesso dell’ impianto sportivo della Base Militare di Amendola. Non ci e’ riuscito subito per problemi burocratici e di permessi ma lo scorso mese la squadra finalmente era riuscita ad insediarsi sul campo appena ripristinato per allenarsi. Però questo evento e’ durato solo qualche giorno, perche’ i calciatori con in testa il capitano Carillo, che ha fatto da portavoce, hanno chiesto alla societa’ di evitare di allenarsi su quel terreno di gioco che era e ancora oggi e’ in condizioni tali da non poter garantire l’ incolumita’ dei calciatori che potevano essere soggetti ad infortuni. Ma il problema riguardava anche gli spogliatoi che erano decadenti come struttura e anche molto fatiscenti.

 

           

Un’altra promessa che tutti i tifosi aspettavano con orgoglio, era l’apertura dello Store Ufficiale del Calcio Foggia 1920. C’è stata l’inaugurazione in ” Stile Hollywoodiano” nella nuova location di Corso Roma a Foggia, con la promessa di un’ aperta giornaliera che però e’ durata solo qualche giorno perche’ ad oggi, l’ Official Store ha la saracinesca sempre abbassata ed e’ chiuso 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E qui un dubbio sorge spontaneo. Quando costerebbe alla societa’ del Foggia prendere una ragazza, di bella presenza, che sappia avere un contatto con il pubblico e e farle un contratto come una comune commessa di un qualsiasi negozio, per far sì che lo Store resti aperto dal lunedì al sabato e negli orari come un normale negozio?
Una squadra e una societa’ come il Calcio Foggia 1920, con la sua storia di 104 anni e un blasone riconosciuto in tutto il panarama calcistico Nazionale, e’ forse in Italia l’unica a non avere uno Store dove i tifosi possono comprare la maglia ufficiale della loro squadra del cuore e i suoi gadget.

 

             

Un’altra “barzelletta” di Emanuele Canonico, che si e’ vaporizzata e della quale non si e’ saputo più nulla, e’ quella del tabellone luminoso che avrebbe impreziosito il look dello Zaccheria. Ma anche questa iniziativa e’ finita a “tarallucci e vino”.
Allora ci permettiamo di fare una riflessione che ci sorge spontanea. Questa societa’, gestita ormai da quattro anni dalla famiglia Canonico, per quale motivo si “arrabbia” e si “offende” con alcuni organi d’informazione  tutte le volte che vengono messe in evidenza le mancanze organizzative e programmatiche societarie, che di fatto la fanno sembrare una societa’ di “DILETTANTI”?                   Solo e sempre tanto fumo e purtroppo senza mai l’arrosto.

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