Parliamoci in maniera onesta e realistica, non si può andare tanto per il sottile in un momento così particolare della stagione dei rossoneri. L’unica cosa da fare e’ quella di pensare esclusivamente a raccogliere quanti più punti possibili per tirarsi fuori, in maniera definitiva, dal tunnel buio e infinito in cui il Foggia stesso si e’ andato ad infilare.
Tutto parte dalle scelte estive fatte da Nicola Canonico il quale per riscattare la fallimentare stagione scorsa, che aveva visto i rossoneri addirittura fuori dai play off, decide di affidare la panchina ad un pofilo nuovo che ha sempre lavorato con i giovani prima nell’ Atalanta Primavera e poi con la Juventus Next Gen negli ultimi due anni ma che mai aveva allenato calciatori “scafati” nel girone C della serie C, un girone questo mediocre a livello tecnico ma molto agonistico. Al fianco Massimo Brambilla il Presidente del Foggia Nicola Canonico, dopo aver cercato di vendere le sue quote societarie e di passare la mano anche con l’aiuto della Sindaca Episcopo senza esserci riuscito e dopo aver “ricattato moralmente” tutto l’ambiente rossonero minacciando in più occasioni di non iscrivere la squadra al campionato 2024-2025, inserisce anche la nuova figura di direttore sportivo, Domenico Roma, proveniente dall’ACR Messina, un Ds con un curriculum povero e senza esperenza per una piazza come quella di Foggia.
Scelte poi rivelatesi un “flop planetario”, perche’ dopo appena 6 partite il tecnico di Vimercate viene esonerato e dopo 12 gare salta anche il direttore sportivo. In regalo ,però, entrambi lasciano in eredita’ a tutti i tifosi rossoneri compresi i 4.248 abbonati che avevano creduto nel progetto di un riscatto del Calcio Foggia 1920, una squadra che di fatto non ha nulla per essere chiamata e considerata una squadra a differenza dei proclami estivi che davano per certo un cambiamento epocale che avrebbe portato la squadra rossonera a lottare per il vertice della classifica da protagonista.
Invece accade che dopo 13 giornate il Foggia si e’ ritrovato in piena zona play out e con un’ennesimo allenatore, Ezio Capuano, che aveva preso il posto di Brambilla e che dopo poco più di un mese si era gia’ dimesso, sparando sul gruppo squadra “colpi di pallettoni” esagerati.
Ma noi non siamo rimasti nè colpiti e tantomeno basiti da questa situazione, perche’ ormai abituati al “modus operandi” della societa’ rossonera che si verifica dalla seconda stagione dell’ insediamento al suo vertice di Nicola Canonico, infatti cambiare 5 allenatori come nel 2021-2022, ancora 4 nel 2023-2024 e altri 3 in questa stagione 2024-2025, per il Foggia e’ diventata una consuetudine e’ una cosa normale , come normale e’ non raggiungere mai un risultato e un obiettivo che sia in linea con il vero valore di una di una squadra come il Foggia.
L’arrivo di Luciano Zauri, come terzo allenatore e di Luca Leone come direttore sportiva, sembra che abbia cominciato a dare ordine alle cose e a rimetterle nella giusta direzione. Parlavamo all’inizio di guardare oggi solo ai risultati senza pensare di poter avere da questa squadra delle prestazioni quando meno accettabili. Questo perche’ il Foggia di oggi ha delle mancanze strutturali tecniche e fisiche “ataviche” in tutti i suoi reparti. Sotto questo aspetto il Ds Luca Leone avra’ il suo bel da fare all’apertura del mercato di riparazione di gennaio, prima di tutto per cercare di “sbolognare” alcuni calciatori non funzionali alle caratteristiche che Luciano Zauri chiede per i suo modo di giocare ma anche perche’ ci sono diversi doppioni in alcuni ruoli che servono poco alla causa rossonera. Solo dopo aver provveduto a ridurre la rosa attuale di alcune unita’, potra’ pensare, Leone, con la sua competenza e affidabilita’, di portare nel Foggia e nella nuova rosa a disposizione dei tecnico abruzzese, quei calciatori che servono e che hanno come peculiarita’ il carisma, la qualita’ e soprattutto sono adatti alla categoria nella quale si esibisce la squadra rossonera.
Oggi alla luce delle ultime tre partite che hanno portato 7 punti al Foggia, frutto di due vittorie e un pareggio anche se con sofferenza, ecco che la squadra si stacca, anche se di poco, dalla griglia dei play out e si appresta a disputare le prossimo 4 partite, due in casa e due in trasferta, fino al termine del girone d’andata.
Sabato prossimo allo Zaccheria arriva il Crotone di Emilio Longo, l’allenatore che e’ stato l’autore del miracolo AZ Picerno. I rossoblu Calabresi sono al momento, secondo noi ,la squadra più in forma, che e’ riuscita a risalire la classifica fino alle prime posizioni e che vorra’ continuare la sua scia positiva di risultati. Sapra’ il Foggia bloccare il Crotone e metter insieme il quarto risultato utile consecutivo? Lo sapremo sabato pomeriggio alle 16,45 al termine dell’incontro tra due squadre che sono entrambe in ripresa ma che erano partite con altre ambizioni e si travano al momento,se pur con situazioni diverse, a dover rincorrere i loroobiettivi e i loro traguardi stagionali.