Come ha sottolineato Capuano, al termine della partita vinta dal Foggia contro il Taranto, questa squadra e’ ancora un “paziente” convalescente. La vittoria di venerdì scorso non deve trarre in inganno perche’ al momento rappresenta un “brodino caldo”. Per riprendere a mangiare la pasta e la carne, bisognera’ aspettare ancora un pò.
Per esempio le prossime quattro partite, che la squadra rossonera si appresta ad affrontare nel mese di ottobre, saranno importanti e soprattutto avranno il compito di farci capire cosa aspettarci dal Foggia in questa stagione agonistica. Domenica prossima si andra’ a giocare a Potenza contro una squadra che ha iniziato benissimo la stagione e che in classifica ha sei punti in più del Foggia, che non sono pochi. Certamente la squadra di Ezio Capuano forse poteva averne almeno quattro in più in classifica ma la situazione attuale e ‘ questa e bisogna accettarla. Dopo la partita in Lucania arrivera’ allo Zaccheria il Catania, una squadra costruita per vincere direttamente il campionato ma che ha avuto un’inizio con alti e bassi. Poi ci sara’ la trasferta contro il Sorrento, che si giochera’ ancora al “Viviani” di Potenza e il “poker di fuoco” si concludera’ domenica 31 ottobre con il “derby dei derby” tra i rossoneri e l’Audace Cerignola.
Niente mele come banco di prova per riuscire a capire la vera consistenza di questa squadra ma anche per capire e testare la vera forza di poter lottare per il vertice della classifica e di tornare ad essere protagonista così come preventivato alla vigilia di questo torneo di serie C 2024-2025.
In tutto questo vortice di sensazioni il tecnico Ezio Capuano dovra’ fare un lungo e certosino lavoro, sotto l’aspetto mentale e dell’autostima dei suoi calciatori, sapendo che tecnicamente nessuno può discuterli ma che hanno dimostrato una fragilita’ caratteriale in questa prima parte del campionato. Dovra’ lavorare , il tecnico di Pescopagano, ache sotto l’aspetto tattico perche’ se e’ vero che gli schemi e i moduli sono solo numeri e’ anche vero che il valore aggiunto lo fa il modo in cui vengono interpretati sul campo.
Con Brambilla la squadra sembrava slegata, sembrava che giocasse con molti personalismi e con diversi calciatori che sembravano essere più interessati alla loro prestazione personale e quindi non giocavano da squadra.

 


Con Capuano molto e’ cambiato, perche’ per l’allenatore rossonero viene prima di tutto il gruppo, l’unione dello spogliatoio, il darsi una mano in campo e il rispetto maniacale dei dettami tecno-tattici. Insomma, un Foggia che deve essere il “medico di se stesso”, perche’ solo così potra’ tirarsi fuori da una situazione di paziente in convalescenza e tornare ad essere un pazinte in piena forma, pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo che potrebbe mettersi sulla sua strada. Questa, secondo noi, e’ la cura da fare, oltre a tanto lavoro giornaliero negli allenamenti, per poter portare a casa i risulati desiderati, poi il resto sono solo chiacchiere e aria fritta.

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