Sfuma l’arrivo in rossonero di Davide Mondonico, 27 aani. il difensore centrale ex Ancona che sembrava gia’ sulla strada di Foggia ha ptreso la strada di Campobasso dove trovera’ Piero Braglia ad accoglierlo, infatti la squadra rossoblù lo ha messo sotto contratto e portato in Molise.
Mentre Alberto Rizzo se ne va alla Feralpisalo’. Nel frattempo la societa’ di via Gioberti ci fa sapere tramite l’area comunicazione di veri professionisti, di aver raggiunto un’accordo con Andrea Carrozza.
Sara’ lui il responsabile del settore giovanile dei rossoneri per la prossima stagione. Ancora una volta il settore più importante e delicato delle societa’ di calcio ma MAI preso seriamente in considerazione dal vertice di via Gioberti, verra’ gestito esternamente e NON da allenatori e dirigenti locali, che hanno certamente competenze e bravura per farlo. Ma Nicola Canonico e il suo “tuttologo”,vice presidente, anche nel quarto anno della loro gestione, preferiscono avvalersi del controllo di questo settore del Calcio Foggia 1920 fuori sede. NON contenti del “flop” e del “fallimento” assoluto della gestione Tarantina con Delli Santi e con il vecchio DS super eroe Piergiuseppe Sapio. Il tecnico scelto dalla proprieta’Andrea Carrozza, per dovere d’informazione, ha il patentino come allenatore base Uefa B e ha lavorato con i settori giovanili del Catanzaro e del Crotone e adesso lo giudicheremo per i risultati che otterra’ con i colori rossoneri. A proposito di nomi nuovi, abbiamo creduto, per un momento, che ci fosse stato realmente un cambiamento radicale su determinate figure ormai sfruttatate dopo i tre anni appena trascorsi, senza che abbiano portato a casa alcun risultato sportivo. Abbiamo creduto che si potese arrivare seriamente ad un giro di vite a 360° all’interno dell’organigramma societario del Foggia ma ci eravamo sbagliati e illusi alla grande, purtroppo.
E’ il caso del “tuttofare” Emanuele Belviso. Speravamo con tutte le nostre forse che dopo l’arrivo di Domenico Roma come nuovo direttore sportivo, ci fossimo liberati della sua presenza, invece eccolo rispuntare come ” Belfagor” il fantasma del Louvre che appariva e scompariva ma alla fine lo trovavi sempre all’ombra nel museo, esattamente cosi’ come lui resta ancora all’ombra del super esperto di calcio Nicola Canonico. NON ci meravigliamo e NON ci illudiamo nemmeno se tra quache giorno ricompare all’orizzonte anche il direttore generale Vincenzo Milillo, il personaggio a cui piace fare le interviste e a tradurre il solito dettato che gli viene scritto dall’alto.
Tutto e’ cambiato? NO, purtroppo niente e’ cambiato. La speranza e’ che in questa stagione cambi almeno il risultato sportivo della squadra rossonera, che da tra stagioni e’ diventato monotono, stucchevole e insopportabile.