La squadra del Foggia vista ieri contro i Lucani del Potenza puo’ classificarsi come una squadra senza nessun rispetto per i colori rossoneri, senza amor proprio, arruffona, sconclusionata, slegata nei reparti, semza uno schema, senza un gioco, incapace di imporre la propria autorevolezza, con giocatori che non riuscivano a stare in piedi perche’ in difficolta’ fisico-atletica, un allenatore Cudini, ormai in completo delirio tecnico-tattico, che non ha pensato minimamente di giocare almeno l’ultima mezz’ora per cercare di vincere la partita e schiacciare nella propria area la squadra di De Giorgio ma che invece si e’ accontentato di un “brodino riscaldato” per portare a casa almeno un pareggio. Inserire un trequartista con propensione ad attaccare come Schenetti solo all’83°e’ insopportabile e lo e’ ancora di più rendendosi conto di aver giocato fino a quel momento in dieci, perche’ i “due esperti di mercato” del Foggia, che hanno portato in rossonero unn ex calciatore come Tounkara, dopo Beretta e Vacca, dovrebbero solo vergognarsi come dovrebbe fare un “mea culpa” lo stesso Cudini, che ancora lo schiera in campo.
Insomma una “debacle” assoluta che fa proseguire la serie negativa di risultati e prestazioni dei satanelli in uno scenario surreale come lo Zaccheria vuoto, esattamente come la partita giocata ieri da una squadra che e’ chiaramente allo sbando.
Adesso si corra ai ripari, Cudini purtroppo sta dimostrando di non essere piu’ in grado di gestire la squadra e Pasquale Padalino, al momento libero, sarebbe il profilo migliore e il sostituto ideale per rimettere in linea una situazione molto delicata. Se si decide di farlo, lo si faccia immedietamente affinche’ il Foggia possa ritrovare la giusta via verso una ripresa costante e concreta. Non e’ piu’ possibile sopportare certe prestazioni, dove anche un rigore a favore viene sbagliato da uno dei giocatori più esperti come Peralta, mettendo in risalto tutti i sintomi di una mancanza di tranquillita’. Si vede a occhio nudo che lo spogliatorio e’ “diviso” e che non segue piu’ l’allenatore, quindi la discesa ormai e’ senza soluzione di continuita’. Se non si dovesse trovare un correttivo immediato e drastico, questa situazione portera’ i rossoneri inevitabilmente verso una deriva irreversibile.
Mancano due gare alla fine del un girone d’andata e intervenire con coraggio, già da oggi, servirebbe ad uscire da questa nebbia che avvolge i rossoneri da più di due mesi ed e’ un dovere improcrastinabile della societa’ e del suo maggiore azionista (!) che ormai deve rendersi conto, se non lo avesse ancora capito ma anche alla luce della presa di posizione dei tifosi con lo striscione apparso davanti allo stadio, che il suo tempo a Foggia sta per terminare, se ne facesse una ragione. Ma prima, di lasciare la poltrona del comando, faccia qualcosa di intelligente al posto del silenzio stampa, perche’ la Citta’ di Foggia, la gente di Foggia, i tifosi del Foggia non lo vogliono più a via Gioberti perche’ ormai si sono stancati delle promesse e dei proclami che non sono mai stati rispettati in queste tre stagioni e abbiamo la certezza che non verranno rispettati MAI.