Herry Ford, imprenditore americano fondatore della Ford Motor Company, diceva: ” Quando tutto sembra andare male, ricordate che gli aerei decollano contro vento e mai con il vento a favore”. Noi ci auguriamo, anche se il momento non e’ dei migliori, che Mirko Cudini faccia sua questa frase proprio perche’ tutto sembra andare contro vento per lui e vorremmo che riuscisse ad ucire da questa situazione. In verita’ noi siamo stati i primi ad “osannarlo” gia’ ad agosto nella partita di coppa Italia di Vibo Valentia contro il Catanzaro, affrontata dopo soli quattro giorni di ritiro, senza squadra e con un viaggio in pulman di 1.576 km tra andata e ritorno in 24 ma anche dopo le prime otto partite di campionato. Ora, con lo stesso spirito di critica costruttiva lo siamo “criticando” per i risulati e le prestazioni di queste ultimi due mesi che purtroppo stanno evidenziando grosse lacune tecnico-tattiche e di formazione, difficolta’ che comunque lo stesso Mirko Cudini sicuramente aveva meso in preventivo nel momento in cui ha accettato di misurarsi in una realta’ esigente e complicata come quella di Foggia. Soprattuto sapeva di arrivare ad allenare in una piazza e in una squadra , che nella scorsa stagione era riuscita a disputare la semifinale di coppa Italia e la finale play off di Lega Pro. La situazione del momento, alla vigilia della 17a giornata, che vedrà la squadra rossonera confrontarsi con il Potenza, che ha appena cambiato il tecnico portando in panchina Raffaele, non e’ certamente favorevole, ci sono tante attenuanti, per carità, ma non possiamo non guardare in faccia alla realta’ e ammettere che da alcune settimane e’ in atto una confusione, di schemi, di moduli e di scelte di calciatori, che sono sotto gli occhi di tutti.
In questo “baillame”, sono tutti coinvolti. I tifosi sul piede di “guerra”, la societa’ con il suo “inutile” silenzio stampa soprattutto se consideriamo che e’ sempre il vertice della piramide del comando ad essere il primo a doversi prendere sia gli onori, quando le cose vanno bene ma anche gli oneri se le cose non vanno nella giusta direzione. Poi ci sono i calciatori che spesso non rispondono alle aspettative di chi gli ha dato cerdito e fiducia, nella speranza di avere riscontri positivi dalle loro prestazioni che invece poi sono state disattese. E infine l’allenatore, che spesso indovina tutto e tutto gira nel verso giusto ma che a volte sbaglia e sbaglia anche le cose che apparentemente non dovrebbe sbagliare. Lo fa in buona fede?Certamente ma proprio per questo quasi sempre, anzi sempre, paga in prima persona con l’esonero oppure in casi molto rari, con le sue dimissioni.
Mirko Cudini, purtroppo e’ arrivato ad un bivio, domenica contro il Potenza si gioca oltre alla sua credibilità, al suo orgoglio e alla sua professionalita’ anche la sua panchina, perche’ nel calcio oggi sei considerato un “fenomeno” ma domani puoi essere etichettato come uno “scarso” e ciò avviene in funzione solo di una cosa, i risulati che si ottengono sul terreno di gioco partita dopo partita. Ci sentiamo di dare un consiglio a Mirko Cudini. Mister vada avanti per la sua strada, fino a quando restera’ sulla panchina rossonera, perche’ la sua carriera professionale non si fermera’ certo a Foggia, pero’ ci permettiamo di farla riflettere su un’aspetto importante. I grandi Chef stellati, creano grossi e prelibati piatti con le materie prime hanno a disposizione nella dispensa del loro ristorante, anche se la dispensa e il frigorifero non contengono le migliori prelibatezze che uno chef stellato possa desiderare. Pero’ se poi lo Chef non inserisce le varianti classiche essenziali per la realizzazione di un piatto, ad esempio l’Olio, l’aceto, il sale e il pepe e varie salse, che sono alla base di qualsiasi realizzazione culinaria, allora il piatto stesso sia con poche e insufficienti ma anche con le migliori materie prime, sara’ sempre un piatto senza alcun sapore che alla fine non sapra’ di nulla. A buon interditor……..