Quando si decide, nel calcio, di attuare il silenzio stampa vuol dire che o non si ha il coraggio di mettere la faccia e portare in evidenza i propri errori e le proprie difficolta’ oppure si vuole sfuggire da domande scomode alle quali non si può dare nessuna risposta e nessuna spiegazione convincente ed esaustiva a quello che accade. E’ un artificio che usano tutte le societa’ e il Foggia, dopo la sconfitta di Caserta, non ha perso l’occasione per attuare lo stesso principio, nonstante i vertici societari, con in testa il maggior azionista, sono ormai due mesi che si sono dileguati sia dalla comunicazione con la stampa ma ancora peggio sono diventati latitanti con tutta l’area tecnica, lasciando da soli al loro destino l’allenatore e i calciatori. Continuare a giocare a nascondino, anziche’ prendere la situazione con la dovuta accortezza e serieta’, denota quello che andiamo dicendo da due anni e cioè che la gestione del Calcio Foggia 1920, e’ una gestione dilettantistica, qualunquista e provocatoria che non portera’ da nessuna parte, se non all’ennesima stagione agonistica, la terza, priva di unn reale significato. Quando questa estate, dopo aver disputato una finale play off, purtroppo finita come tutti sappiamo, l’ambiente rossonero si aspettava di disputare una stagione almeno allo stesso livello di quella appena terminata, da subito si e’ capito quale sarebbe stato l’andazzo, questo perche’ la dirigenza si e’ affrettata a fare delle dichiarazioni che in una piazza come quella di Foggia sono diametralmente opposte agli obiettivi che ci si aspetta di raggiungere.

 

           

Si sono persi tutti i calciatori in prestito senza riuscire a farne rimanere nemmeno uno e facendo arrivare poi calciatori giovani con lo scopo di fare cassa con il minutaggio. Sulla panchina rossonera e’ stato chiamato un allenatore, Cudini, che pur con tutte le migliori prospettive e le migliori intenzioni voleva rimettersi in gioco dopo la retrocessione con la Fidelis Andria, ed all’inizio era sembrato in grado di gestire una squadra dal carisma come il Foggia. I risultati delle prime otto partite avevano confermato queste aspettative ma forse era solo frutto del fatto che le altre squadre, strutturate per fare un torneo di vertice, non ancora erano pronte e doveveno carburare. Adesso che i veri valori sono usciti allo scoperto, le mancanze tecniche e tattiche della squadra del Foggia stanno emergendo con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

 

Correre ai ripari? E come. Il Foggia ha bisogno a gennaio di almeno 6/7 acquisti di spessore e qualita’,( due attaccanti, un regista, un’esterno sinistro di centrocampo, due difensori e forse anche un portiere ) praticamente mezza squadra. Se poi evidenziamo la confusione che attanaglia i rossoneri da due mesi a questa parte, ecco che il risultato diventa negativo e la conseguenza e’ il 12° posto, che porta i rossoneri fuori dalla griglia play off e a soli sei punti dalla zona play out.

 

           

E la societa’? I tifosi, sono ancora molto pazienti, speriamo che non si debbano rivolgere a “chi l’ha visto” per ritrovarla e allo stesso tempo si augurano invece che finalmente possa dimostrare con fatti concreti di voler uscire da questa situazione scabrosa che sta portando la squadra ad una deriva molto pericolosa, che va sempre e soltanto verso una sola direzione che e’ quella di disputare l’ennesia stagione anonima, da semplici spettatori e da inutile comparsa, che si concludera’ con un’altro campionato “FALLIMENTARE”.

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