Guardando i risultati e la classifica della 16a giornata del campionato di serie C girone C, la discesa del Foggia sembra una sfera su un asse obliquo, dove la velocita’ di caduta della stessa sfera sembra non doversi e non potersi fermare più. Ma cosa e’ successo a questa squadra che per metà delle partite giocate fino ad ora, dalla prima all’ottava sembrava pover dare molte soddisfazioni ai propri tifosi, mentre per le altre meta’, dalla nona alla sedicesima, sta dimostrando di essere  una vera catastrofe calcistica,  di gioco, di prestazioni e di risultati e che sembra non aver nessuna possibilita’ di fermare la sua caduta irreversibile. Ieri ancora una volta Cudini ha presentato all’inizio l’ennesimo modulo, prettamente votato alla difesa, con il chiaro intendo di “prima non prenderle”. Ma con una formazione iniziale senza qualita’ in campo, le speranze di non essere sopraffatti da una Casertana in un ottimo periodo e in un eccellente stato di forma, era pressoche’ velleitario e fuori da ogni possibilita’ di  riuscirci.

 

                     

Un primo tempo dominato dai Campani che oltre a segnare due gol con Montalto e Curcio ( a proposito di Alessio Curcio da ex, anche senza esultare, ci ha fatto gol ad agosto con la maglia del Catanzaro e ieri con quella della Casertana) anche grazie alla conplicita’ delle solite amnesie della difesa rossonera, hanno avuto sempre il pallino del gioco in mano sfiorando in almeno altre tre occasioni la possibilita’ di arrotondare il punteggio. L’intervallo non e’ durato 15′ minuti come da prassi ma 40′ minuti, per gli scontri che ci sono stati fuori e dentro lo stadio “Alberto Pinto” tra i supporters foggiani (289) e quelli casertani, che hanno sfondato un cancello e cercato di arrivare nel settore dei tifosi del Foggia, c’è stao un contatto se pur non importante tra le tifoserie, poi dopo che tutto e’ tornato nella normalita’ e’ iniziata la seconda parte dell’incontro.

 

A questo punto ancora una volta il tecnico rossonero Cudini, accortosi dell’errore sulla formazione iniziale, ha cercato di cambiare l’assetto tattico inserendo Peralta e Schenetti al posto di un’evanescende Marino e un fantasma di nome Embalo. Chiaramente le cose sono andate un po’ meglio con il Foggia che ha sfiorato subito il gol per accorciare le distanze con Frigerio ed ha fatto altre due azioni importanti che il portiere e la difesa Campana sono riusciti a contenere, ha anche segnato il gol del 2 a 1 con Schenetti ma troppo tardi per rimettere a posto una partita abbondantemente compromessa gia’ nel primo tempo. Così la squadra rossonera  scivola giu’ in classifica di un’altra posizione, ora e’ 12° con il Giugliano che, corsaro a Monopoli, ci ha superato nella graduatoria. E domenica arriva allo Zaccheria il Potenza. I rossoneri dovranno fare a meno dei due centrali di difesa, Carillo e Riccardi perche’ entrambi saranno squalificati.
E Mirko Cudini? La sua posizione è appesa ad un filo sottilissimo che potrebbe spezzarsi se non si dovesse vincere domenica contro i Lucani, ma la sua panchina potrebbe anche saltare in settimana come sussurrano le sirene di radio spogliatoio. La societa’ potrebbe e dovrebbe farsi sentire e spiegare questa “caduta libera” ma  anche come intende uscire da questa situazione.

 

                   

La squadra oggi deve guardarsi indietro perchè e’ a soli sei punti dalla zona play out, non c’è da scherzare, non si puo’ aspettare ancora altro tempo e non si può aspettare neanche che si arrivi a gennaio che inizia  il mercato di riparazione perche e’ lontano ancora un mese. Se si devono prendere decisioni, belle o brutte che siano, vanno prese velocemente e  con coraggio, altrimenti il rischio e’ quello di ritrovarsi gia’ al termine del girone d’andata in una situazione che definirla “dignitosa”, farebbe ridere anche il più ottimista dei tifosi, anzi piu’ che far ridere, dopo la prestazione e la sconfitta di ieri a Caserta, farebbe piangere tutto l’ambiente, perche’ il Foggia visto all’opera contro la Casertana ci sembra essere sprofondato in un clamoroso e perfido……… ” Profondo RossoNero “.

      Foto: Quotidiano l’ Attacco

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