Chi non capisce nulla di calcio guardando da spettatore neutrale le cinque partite di campionato del Foggia piu’ quella di coppa Italia, potrebbe essersi fatto un’idea sbagliata, pensando che il tecnico Mirko Cudini abbia le idee confuse.
Ma perche’ diciamo questo? Perche’ cambiare in sei parite ufficiali diversi moduli di gioco lascerebbe pensare ad una autentica confusione tattica. Invece guardando la cosa da un’altra prospettiva e masticando un po’ di questo “imponderabile” gioco, si deve ammettere che il bravo tecnico rossonero non e’ affatto uno scarso con idee da integralista ma sicuramente e’ un ottimo stratega, la bravura di Cudini e’ che sa adattare i suoi calciatori a moduli funzionali all’avversario che va ad incontrare.
Il risultato? Dopo una gara inaugurale giocata a Taranto tutto sommato nella norma ma che due disattenzioni hanno punito fin troppo la squadra rossonera, ecco susseguirsi quattro partite senza sconfitte con tre gol fatti e zero subiti. Vorra’ dire qualcosa questa scia di risultati positivi? Certo, considerando tanti fattori negativi che hanno coinvolto il Calcio Foggia 1920 dalla “strana” sconfitta nella finale play off di giugno.
I ricorsi, il mercato, il ritiro ritardato, il minutaggio da effettuare , il ridimensionamento blaterato, l’equilibrio economico finanziario sbandierato e per finire il campionato “dignitoso” evidenziato dalla proprieta’. Tutti fattori che esistono attualmente e che dovrebbero accompagnare la squadra del Foggia in tutta questa stagione agonistica 2023-2024.
Ma c’è piu’ di qualcuno che non ci sta. E allora cosa succede? Nelle ultime quattro partite,  si vince in casa con il Giugliano, si va ad Avellino e in campo c’è una sola squadra che detta legge pareggiando 0 a 0  ma meritando la vittoria, poi si pareggia ancora per 0 a 0 in casa con la Virtus Francavilla, a proposito entrambe le partite in casa giocate a porte chiuse senza la spinta dei propri tifosi e infine il capolavoro di Catania. Una vittoria per 2 a 0 contro una squadra costruita con un’ investimento di piu’ di 10 milioni di Euro per vincere il campionato, con 14.000 abbonati rispetto ai 2.300 del Foggia, con una rosa che potrebbe, sulla carta, giocare tranquillamente in serie B, e poi 19.000 tifosi che domenica sera con la Rai a fare da vetrina, aspettavano il “povero” Foggia per farne un solo boccone.
Ma come e’ irrazionale e imprevedibile  questo gioco del calcio. Alla fine chi vince?
Naturalmente i satanelli e la tattica di Mirko Cudini, che oltretutto perde in 40 minuti quasi tutta la difesa, ma il Foggia con una gara attenta, ordinata e qualitativamente perfetta, fa esattamente comme Davide contro Golia e buonanotte agli Etnei.
Domenica pero’ si ricomincia, nemmeno il tempo di riprendere fiato e allo Zaccheria arriva la Turris. Ci saranno finalmente i tifosi rossoneri sugli spalti, sara’ pero’  un rebus per Cudini fare la formazione da mandare in campo,per i tanti infortuni ma poco importa anche la partita contro i Campani si giochera’ dall’inizio 11 contro 11 e la partia’iniziera’ da 0 a 0.
Sembra banale dirlo ma come affermava un grande allenatore che a Foggia ha fatto la storia piu’ recente, Zdenèk Zeman, gli schemi contano fino ad un certo punto e sono solo numeri, quello che conta per vincere le partite e’ solo ed esclusivamente fare un gol piu’ dell’avversario, chiunque esso sia e in qualsiasi categoria lo incontri.

Foto del titolo: dal sito ufficiale del Calcio Foggia 1920

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *