Il 3 settembre e’ vicino e il Foggia dove’?

Ieri pomeriggio presso l’impianto della Figc di Foggia si e’ svolto dopo quello contro lo Spello, il secondo allenamento congiunto ( ma cosa significa ), in pratica un’ amichevole o un test, chiamatelo come volete, che vedeva il Calcio Foggia 1920 della stagione 2023-2024 impegnato contro i dilettanti del Lucera. La partita e’ terminata 8 a 0 per il Foggia ,alla presenza di molti tifosi ( l’ingresso era gratuito ) che non sappiamo se sono rimasti contenti della prestazione dei rossoneri. E’ vero sono partite di agosto che hanno un valore assolutamente simbolico, ma siamo certi che nemmeno Mirko Cudini e il suo staff si siano entusiasmati. Abbiamo visto la partita e aver visto il Foggia andare a sbattere piu’ e piu’ volte contro la difesa del Lucera senza sviluppare azioni di rilievo e degne di nota, ci ha lasciato molto perplessi. Segnare il primo gol solo alla mezz’ora onestamente ci ha preoccupati. Le difese delle squadre che andremo ad affrontare nel campionato di Lega Pro da domenica 3 settembre, non sono certo come quella del Lucera ( con tutto il rispetto per la compagine di Costanzo Palmieri), quindi un po’ di ansia mister Cudini deve averla percepita a 13 giorni dall’inizio della stagione . Si aspetta che la societa’ completi la rosa con altri acquisti di livello, almeno 4 e anche che reintegri i calciatori al momento fuori rosa. Forse si fara’ un altro test prima dell’inizio del torneo, speriamo che lo “sparring partner” possa essere un po’ piu’ consistente per verificare la vera forza di questa squadra. Tra sette giorni il Consiglio di Stato ci dira’ in quale categoria il Foggia dovra’ giocare il prossimo campionato, immaginate se la squadra rossonera dovesse approdare ( sara’ molto difficile ) in serie B, con questa squadra costruita da Canonico e Belviso sarebbe meglio non presentarsi nemmeno ai nastri di partenza. La stessa cosa se dovessimo rimanere ( cosa molto probabile ) in Lega Pro, non staremmo certamente  meglio. Con questa squadra potremmo puntare solo a cercare di non arrivare ai play out o a mentenere la categoria. Tutto questo con la speranza che di qui a poco, a livello societario, le cose possano cambiare, altrimenti la strada che stiamo iniziando a percorrere non vogliamo nemmeno immaginare lontanamente dove potrebbe portarci.

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