Hai capito il 49enne di Porto Sant’Elpidio che arriva a Foggia con una retrocessione sul groppone e tra lo scetticismo generale?
Eccolo Mirko Cudini che ” tomo tomo, cacchio cacchio” come diceva Toto’, in silenzio e lavorando sodo sta costruendo, tra mille difficolta’, un Foggia che anche in questa stagione potrebbe dire la sua in un campionato che e’ iniziato solo da cinque giornate ma che non avendo una squadra che faccia la differenza assoluta come il Catanzaro dello scorso torneo, mette molte compagini tutte sullo stesso piano e tutte con la possibilita’ di poter lottare per le prime posizioni di classifica.
Il Foggia, ci preme ricordarlo, e’ l’unica squadra partita con notevole ritardo, il 31 luglio, per via dei ricorsi che lo hanno conzionato e non hanno permesso alla societa’ di fare un mercato al meglio delle proprie possibilita’ se non altro perche’ non c’era certezza della categoria in cui la squadra rossonera doveva giocare, e’ andato in ritiro a Bastia Umbra e Cudini si e’ ritrovato con un gruppo di calciatori a disposizione poi solo il giorno prima della partita inaugurale contro il Taranto se ne e’ trovati altri. Un ritiro partito con una rosa che poi e’ diventata completamente diversa e che ha costretto il tecnico Marchigiano a ripartire da zero sia con l’assimilazione degli schemi di gioco e sia per far trovare la condizione fisico-atletica.
Parliamo degli schemi?
Mirko Cudini, un allenatore intelligente, ha saputo adattare in queste prime cinque partite, fin’ora giocate, i propri calciatore alle loro caratteristiche di gioco e non il contrario. Perche’ vedete, 3-5-2 oppure 4-3-3 oppure 4-3-21-2 o anche 3-4-1-2 sono solo numeri e non significano nulla se non riesci a far interpretare le tue idee di calcio ai giocatori che decidi di mettere in campo. E non e’ tutto se poi devi tenere presente un’altro fattore che in questa stagione la proprieta’ ti ha chiesto di cercare di attuare e che risponde al nome di “minutaggio” ed ecco che alla fine le difficolta’ possono aumentare in maniera esponenziale.
Ma l’allenatore del Foggia, almeno fino ad ora, ha dimostrato di poter superare, con l’aiuto del suo staff, tutte le problematiche che si sono presentate, non solo legate all’attuazione degli schema ma anche alle tante avversita’ fisiche che stanno attanagliando i rossoneri, proprio in virtu’ della preparazione iniziata con ritardo ma soprattutto perche’ molti calciatori arrivati sono giovani oppure erano assenti dal terreno di gioco da diversi mesi .
Un bel 9 a Mirko Cudini e a tutto il suo staff in questo inizio di campionato ma anche ai tutti i suoi calciatori che hanno deciso di dimostrare che ci sono e che potranno dire la loro.
Parliamo dei reparti?
Una difesa molto solida con un portiere Tommaso Nobile ritrovato come ai tempi della Virtus Francavilla, un centrocampo duttile e qualitativamente ottimo, in attesa che trovi la sua forma migliore Marco Frigerio e un attacco che purtroppo sembra il reparto che soffre di piu’ ma sicuramente la societa’ sa che dovra’ intervenire assolutamente per far si’ che si possa trovare la finalizzazione al gioco che la squadra sviluppa durante le partite.
Parliamo della classifica?
Sesto posto e domenica arriva la Turris ma c’e’ una differenza sostanziale in questa partita che il Foggia si appresta a giocare, alloo Zaccheria, ci saranno gli insuperabili tifosi rossoneri che dopo due partite viste con grande sofferenza in televisione, torneranno a far sentire il proprio tifo e la loro spinta a questi ragazzi e al loro allenatore, i quali non per colpa loro, non hanno ancora potuto rendersi conto cosa significa giocare a Foggia e nel Foggia.

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