Un 2 a 0 senza se e senza ma. Con questo risultato la squadra rossonera ha fatto capire al Catania, che non basta spendere 10 milioni e mettere in campo calciatori di grande spessore ma solo sulla carta per battere un Foggia, che oltretutto ha dovuto rinunciare a Rizzo durante il riscaldamento e a Marzupio e Garattoni in partita, praticamente mezza difesa, e che nonostante tutto non solo non ha preso gol nelle ultime quattro partite consecutive ma ne ha fatti due stasera, sfoderando una partita attenta, equilibrata ed efficace sfruttando l’ottima disposizione tattica preparata da Mirko Cudini in settimana e interpretata dai suoi calciatori in maniera superlativa con due uomini su tutti. Tommaso Nobile, sempre piu’ sicuro e dominatore della propria area e Giovanni Di Noia, una diga a centrocampo e pronto a fare l’elastico tra difesa e attacco.
Anche Diego Peralta, fino a quando e’ rimasto in campo, ha saputo dare profondita’ rendendosi anche pericoloso in alcune occasioni e Riccardo Tonin, al suo secondo gol in 4 partite.
Il Foggia, che ha disputato una partita senza alcun timore reverenziale, di fronte a 19.000 spettatori che credevano, come Chirico’ e i suoi compagni, di poter fare un solo boccone dei satanelli ma che invece hanno dovuto raccogliere i cocci al termine della partita. ( a Palermo i tifosi rosanero, che sono gemellati con quelli del Foggia, hanno esultato e ringraziato )
La partita ha visto un Foggia molto disinvolto che si e’ saputo difendere senza fare troppe barricate e che ha ha saputo agire di rimessa con azioni che se ci fosse stato in area di rigore un attaccante di peso questa partita l’avrebbe chiusa molto prima.
Classifica alla mano i rossoneri sono saliti di due posizioni in classifica, dall’8° al 6° posto e domenica allo Zaccheria, finalmente con i suoi tifosi sugli spalti, il Foggia affrontera’ la Turris di Caneo che sembra aver perso la carica esplosiva delle prime partite.
Due parole, infine, vogiamo spenderle per Mirko Cudini. Il tecnico sta facendo un ottimo lavoro, perche’ nonostante abbia avuto tutta la rosa a disposizione da soli 30 giorni e gli infortuni che stanno falcidiando la squadra, pareggiare ad Avellino e vincere a Catania, due trasferte contro due squadre costruite per vincere il campionato, non e’ una cosa di poca rilevanza. Cambiare schemi di gioco in funzione degli avversari non e’ una cosa semplice, sostituire tre calciatori in un solo reparto collaudato come quello difensivo in una partita difficile come quella di Catania farebbe traballare qualsiasi certezza, pero’ nessuno se ne e’ accorto, perche’ Cudini ha saputo mischiare le carte ed imbrigliare il gioco degli Etnei oltre a far cadere il castello che Tabbiani e tutto il Catania avevano costruito per battere il Foggia.
Adesso in soli 5 giorni, Cudini, dovra’ essere bravo con il suo staff a recuperare gli infortunati e le forze per affrontare un’altra partita, domenica alle 18,30, delicata ma sicuramente alla portata dei rossoneri, che con i propri tifosi sugli spalti non fallira’ l’appuntamento con la vittoria.