Continua la battaglia legale del Foggia in sede amministrativa. Infatti l’anticipo dell’udienza al CdS che era stata richiesta dalla societa’ di via Gioberti per il 14 settembre non e’ stata accolta dalla 5a sezione del Consiglio Di Stato, che l’ha messa in calendario per giorno 21.
In virtu’ di questo l’Avvocato Enzo De Michele, che rappresenta la Provincia di Foggia, ha chiesto lo spostamento al giorno 28 settembre ma al momento il Presidente del CdS, la dottoressa De Nictolis, ancora non ha dato nessuna risposta . Nel frattempo gli Avvocati della societa’ rossonera Lofoco e Sgobba oltre allo stesso Avvocato De Michele hanno chiesto la sospensione delle partite sia del Foggia che del Lecco. Ricordiamo che l’unica Pubblica Amministrazione costiuita nel processo davanti al Consiglio di Stato in sede di “Revocazione” e’ proprio la Provincia di Foggia, perche’ il Comune di Lecco non si e’ costituito neanche in appello e il Comune di Perugia non ha piu’ nessun interesse. Questo ha notiziato il CdS sullo stadio di Lecco che e’ stato adeguato”illecitamente” con vari lavori al di fuori della normativa sugli appalti pubblici e senza i soldi del Comune di Lecco. La risposta e’ stata che la capienza non e’ stata modificata, quindi non sono stati fatti adeguamenti per la serie B e il Lecco non potra’ mai giocare in casa le sue partite. Con buona pace di tutti e soprattutto del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che ha deciso di intervenire proprio a questo proposito, prima scrivendo una lettera per congratularsi con il Lecco per aver vinto il ricorso al CdS e poi si e’ espresso al riguardo parlando del nuovo codice degli appal tiche dovrebbe facilitare la costruzione di nuovi stadi e la sistemazione di quelli gia’ esistenti, onde evitare situazioni simili a quella dei blucelesti. Il ricorso del Calcio Fopggia 1920 e l’intervento della Provincia di Foggia si basano anche sul “dolo delle parti” dove sono incluse la Figc, la Lega, Il Lecco e il Comune di Lecco, oltre al fatto che qualsiasi decisione e’ stata  presa senza l’esistenza di una deroga eccezionale che non e’ mai stata adottata.
La nostra impressione ma anche quella dell’Avvocato De Michele e’ che dai discorsi amministrativi si passera’ a breve ai discorsi penali, perche’ i favori fatti al Lecco dal “sistema” della Figc non possono essere ulteriormente tollerati se si vuole restituire al calcio professionistico un minimo di credibilita’ che allo stato, sembra essersi persa. La prova del nove sara’ la partita del 16 settembre 2023. Se si disputera’ al Rigamonti-Ceppi, che ha ancora una capienza di meno di 5000 spettatori e con lavori di adeguamento che sono stati fatti direttamente dal Presidente del Lecco Di Nunno con i soldi della LNPB, significa che il calcio professionistico ormai e’ senza regole, o meglio che le regole esistono ma valgono solo per il Calcio Foggia 1920.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *