Vorrei chiarire una volta per tutte una cosa che di tanto in tanto fuoriesce dalla bocca di qualcuno che ha solo interesse a mettere in cattiva luce il sottoscritto. Ho iniziato a seguire il Foggia Calcio nel 1978 quando molti dei giornalisti di oggi avevano ancora il biberon alla bocca oppure non erano nati. Oggi che ho 64 anni dopo essere andato in pensione ed essere tornato nella mia Citta’ ho ripreso a fare quello che per me e’ stato in passato un hobby, (non retribuito) cioe’ un addetto all’informazione. Ho lavorato con agenzie stampa (Rotopress) con testate nazionali (Corriere dello Sport) e con tutte le televisioni di Foggia ( Teleradioerre, Telefoggia, Teledauna, Teleblu ) ma anche con televisioni fuori territorio (Telenorba e Teleregione, ). Ho avuto maestri di giornalismo negli anni 80 che mi hanno insegnato molte cose su questo mestiere e di cui ho fatto tesoro per essere ancora oggi considerato uno che non ha” peli sulla lingua” ma che soprattutto che “non si vende” e non si fa “comprare da nessuno”, mai e poi mai un” asservito del padrone” per inmtenderci. Ricordo Giovanni Spinelli ( Gazzetta del Mezzogiorno) Riccardo Paciello (Il Tempo), Gustavo Cammeo (Gazzetta dello Sport) Antonio Troisi ( Corriere dello Sport), oltre ad Attilio De Matteis, Pino Autunno, Nicola Beradino ed Enzo Ciampi. Ma mi sono anche  confrontato e ancora lo faccio con giornalisti che lavorano per testate giornalistiche e televisioni nazionali. Loro mi hanno insegnato a verificare e confermare sempre la veridicita’ di una notizia, di dare sempre la notizia, di andarla a cercare, di non nasconderla e di non barattarla MAI. Avevo iniziato nel 1883 a fare la pratica per l’iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Giornalisti  ma poi un po per tempo, un po per lavoro e un po per voler rimandare, non ho proseguito l’iter burocratico e ho lasciato perdere. Pero’ devo essere sincero,  ssecondo me la sostanza vale molto di piu’ della forma. Una tessera non identifica cio’ che scrivi e racconti in televisione. Lo scorso anno ho ripreso la situazione in mano e dopo aver collaborato con Foggiagol e aver scritto 88 articoli, per divergenze sulla linea editoriale della testata, ha lasciato e ho gettato al vento un anno di collaborazione oltre a tutti gli articoli che avevo scritto. Infatti, per essere inseriti nell’Albo, bisogna lavorare continuativamente per due anni, essere retribuito, scrivere almeno 150 articoli che devono essere firmati dal Direttore Responsabile della testata giornalistica. Ho iniziato di nuovo la procedura d’iscrizione a Settembre 2022 con Cronaca di Foggia grazie al mio amico Roberto Parisi e terminero’ l’iter a settembre 2024 cosi’ finalmente alla sostanza si aggiungera’ la forma.( Tessera Stampa) A questo punto finiro’ di leggere da parte di qulacuno che sono un abusivo. Chi e’ un abusivo? Io sono sempre stato rispettato e creduto ogni volta che ho parlato del Foggia Calcio perche’ i tifosi hanno sempre saputo e ancora oggi lo sanno che a loro non ho mai nascosto la verita’ e costo di essere a volte anche odiato, questo sia in momenti belli come la serie A che in quelli brutti della serie D. Ma soprattutto ho sempre portato e ricevuto il rispetto da parte dei Presidenti che ho conosciuto, parlo di presidenti veri. ( Rosa Rosa, Fesce e Casillo) e di tutti i calciatori e allenatori che si sono avvicendati nella nostra squadra.
Stop. Fine della storia. La notizia va sempre data quanto e’ vera e verificata, non va MAI nascosta all’opinione pubblica e/o ai tifosi se si parla di calcio e non va MAI barattata come merce di scambio per avere il calciatore in trasmissione o l’accredito allo stadio. Chi se ne frega di avere un calciatore che dice cose scontate o dell’accredito, si puo’ fare il giornalista e dare le notizie anche senza avere un pezzo di carta che ti consente di entrare in tribuna stampa o una tessere che ti identifica come giornalista, io senza la tessera sono entrato sempre su tutti i campi d’Italia, perche’ chi mi accreditava era una testata giornalistica seria.. Sapete cosa vi voglio dire in conclusione amici miei, aveva ragione Toto’ quando in un suo film diceva
” ….Ma mi faccia il piacere”.

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