Tranquillo, serafico e pragmatico, così e’ apparso Mirko Cudini ieri mattina nella conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Sorrento. Ha rivisitato la sconfitta di Picerno e ha analizzato la gara di questa sera, mettendo in evidenza alcuni punti molto importanti. Il tecnico ha confermato, in riferimento alla gara in Lucania, che la squadra ha fatto troppo poco nelle due fasi di possesso e di non possesso e che non gli sono piaciute per come sono state interpretate. Anche le occasioni da rete, per il tecnico, se ne dovrebbero avere molte di piu’ e saperle concretizzare rispetto alla mole di gioco che la squadra produce e al di la’ dell’avversario che si incontra. ( in questa affermazione e’ chiaro il riferimento al reparto d’attacco ) A voluto anche sottolineare come contro il Picerno, nel secondo tempo, il Foggia non abbia giocato da squadra ed e’ questa l’idea che Mirko Cudini si e’ fatto sul perche’ si e’ persa la partita e la conferma, secondo lui, e’ stata nel cambio di mentalita’ , magari inconsciamente nell’intervallo della gara e di riflesso negli errori che sono stati fatti dai suoi calciatori nel secondo tempo. Poi si e’ soffermato sulla partita contro il Sorrento di Maiuri, una gara da prendere con la dovuta attenzione e concentrazione se si vuole portare a casa il risultato pieno e che non deve ingannare la posizione di classifica degli avversari che secondo lui e’ dovuta alla mancanza di risultati e non alle prestazioni. Il Sorrento gioca un buon calcio , a viso aperto con tutti e le partite se le gioca fino in fondo in un modo preciso e con una buona impostazione di gioco.
Cudini arricchisce il giudizio sulla squadra Sorrentina dicendo che chi non guarda le partite pensa che siano in crisi ma non e’ cosi’. Tornando al suo Foggia, sa benissimo l’allenatore Marchigiano che questa settimana, che e’ appena terminata, ha tolto ai rossoneri qualcosa ma non ha sicuramente tolto la volglia di proseguire nelle prestazioni e nel progetto che si sono prefissati ma anche nel gioco, perche’ secondo lui di queste tre partite giocate in otto giorni, il primo tempo contro il Crotone e tutta la partita contro il Benevento, non sono da buttare via a livello di tecnico-tattico.
In conclusione ha dovuto rispondere per l’ennesima volta ad una domanda su Frigerio e anche in questa occasione Cudini ha confermato quello che aveva gia’ ribadito e cioè che il calciatore si allena assolutamente nel gruppo della prima squadra e qualche volta va a giocare con la Primavera, per fare minutaggio e per il ritmo partita ma ha ancora una volta chiarito che la questione legata al sul suo utilizzo in campionato non e’ di suo dominio. Il ragazzo e’ pronto e può essere convocato e giocare in qualsiasi momento, pero’ come gia’ sottolineato, altre volte, il tecnico su questo argomento “tira la palla in tribuna” e continua a dire che il problema e’ di natura gestionale-contrattuale e non tecnico. Chiaramente e’ pacifico che la questione-Frigerio la deve risolvere la societa’ e la proprieta’, lui si limita a fare l’allenatore ma i vertici di via Gioberti pare che non vogliano saperne di risolvere il problema, forse anche perche’ dall’altra parte c’è la reticenza del calciatore e del suo Procuratore.
Pero’ attenzione, perche’ Cudini nella sua risposta questa volta ha detto qualcosa in piu’, non sappiamo se casualmente oppure con un intendo ben preciso, a detto testualmente: ” a me piace allenare gente che vuole stare a Foggia, che ha voglia di stare a Foggia e che poi vuole lottare per questa squadra”, anche se poi ha corretto il tiro affermando che non riguardava Frigerio stesso. Ma il “botto” si e’ sentito bello forte. Quindi allo stato dei fatti, le speranze di rivedere in campo giocare con e per il Foggia il calciatore di Carate Brianza sono quasi nulle, per non dire che ormai sono definitivamente tramontate.