Il Foggia lo abbiamo applaudito dopo le prime otto partite di questa stagione perchè aveva ottenuto sette risultati utili consecutivi arrivando fino al 2° posto in classifica. Lo abbiamo criticato perche’ nelle succesive quattro partite aveva raccolto solo due punti. Infine abbiamo ripreso a fargli i complimenti perche’ sembrava aver recuperato il “trend” di buoni risultati, mettendone in cassaforte altri tre, Sorrento, Juve Stabia e Messina. Oggettivamente i numeri facevano ben sperare, alla vigilia della partita di ieri contro il Latina. Invece per la terza stagione consecutiva la squadra Pontina sbanca lo Zaccheria, vincendo 2 a 1 e allontanando di quattro punti i rossoneri. Bisognera’ aspettare le partite che si giocheranno tra oggi e domani per capire in quale posizione di classifica si ritrovera’ la squadra di Cudini, poi sapremo come giudicare il Foggia alla luce di questa sua alternanza di risultati. Certo recuperare gli infortunati, (anche ieri hanno avuto il loro peso sull’economia del gioco) sara’ importante e dopo bisognerà rimboccarsi le maniche e correggere agli errori che hanno determinatio questa sconfitta, la prima di questo campionato in casa. Le attenuanti ci sono state ma non sono sufficienti come giustificazione, perche’ riguardando la partita di ieri sera i Laziali hanno fatto ben poco per vincerla, mentre il Foggia di occasioni ne ha avute ma sotto porta, ormai lo sappiamo, e’ notte fonda. La sconfitta contro il Latina ha sancito una mancanza di equilibrio della squadra del Foggia che e’ crollata nel momento in cui avrebbe dovuto recuperare posizioni di classifica approfittando del turno casalingo e alla fine non solo ha lasciato i tre punti sul campo ma ha anche fatto vedere un’ immagine di gioco approssimativo e privo di idee. Questa situazione onestamente ci sembra più che normale, considerando che non più tardi di cinque mesi fa furono proprio i vertici societari del Foggia, oggi spariti dai radar, inibiti e latitanti, ad aver affermato e ipotecato che la squadra avrebbe dovuto disputare soltanto un campionato dignitoso all’insegna di un ridimensionamento. Affermazioni che non possono essere accettate da una piazza come quella di Foggia, anche alla luce di quello che ha saputo fare nella scorsa stagione, nonostante le mille difficolta’ che tutti conosciamo. Dobbiamo convincerci che in questo campionato purtroppo, ma speriamo di essere smentiti, sara’ sempre così tra alti e bassi, tra salite e discese dalle posizioni di classifica e sara’ ostinatamente variabile il giudizio che daremo sulla squdra di Cudini. Il Foggia, non dimentichiamo che gioca in serie C e nel girone più difficile, quello meridionale, dove i valori quasi sempre si equivalgono e in questa stagione, dove non c’è una “corazzata” che domina la scena, c’è molto equilibrio con alcune sorprese inaspettate. Il Foggia rientra in questo gioco di equilibrio, mostrando due facce e questa alternanza che non e’ per nulla positiva ai fini del risultato finale. E l’ambiente rossonero? I tifosi e tutti gli addetti ai lavori, quando ci sono momenti come questo, hanno l’obbligo morale di supportare la squadra e il tecnico, astenendosi dal dare giudizi e sentenze affrettate e definitive. Sappiamo che bisognera’ aspettare il mese di gennaio con la riapertura del calcio mercato invernale, per renderci conto di come la societa’ di via Gioberti il Ds e il suo maggiore azionista saranno saranno in grado di completare una rosa “insufficiente” nei reparti dove e’ carente, poi solo in quel momento si potranno verificare e valutare le ambizioni e gli obiettivi dei rossoneri per la stagione 2023-2024. Oggi dopo la 15a giornata, bisogna comunque ringraziare Cudini e i suoi calciatori per quello che hanno fatto fin’ora che forse, anzi senza il forse, rispecchia i reali valori di questa squadra ma non bisogna accontentarsi e sperare che questi valori con altri innesti e con il gioco, possano migliorare e dimostrare che il Foggia può e deve fare molto meglio nel prosieguo della stagione se alla fine vuole essere tra le protagoniste del campionato.